Gaetano, l`interinale in carriera
Mentre i precari continuavano a minacciare scioperi (del lavoro e della fame) chiedendo l`intervento della politica, l`Azienda sanitaria provinciale di Cosenza sistemava un solo lavoratore, già part-…

Mentre i precari continuavano a minacciare scioperi (del lavoro e della fame) chiedendo l`intervento della politica, l`Azienda sanitaria provinciale di Cosenza sistemava un solo lavoratore, già part-time (18-20 ore a settimana) e poi promosso alle fatidiche 36 ore: l`anomala “promozione” di Dario Gaetano, trasferito dalla Regione (dove era arrivato tra le file degli ex “Why not”) all`Asp, è stata raccontata lo scorso febbraio dal Corriere della Calabria (n. 86).
Il 14 settembre 2011 il commissario straordinario dell`Asp di Cosenza, Gianfranco Scarpelli, firma una delibera potenzialmente rivoluzionaria: peccato che tutti gli altri lavoratori siano rimasti nelle (precarie) condizioni precedenti. «Gaetano, targato Pdl e legato a doppio filo a Tonino Gentile, primo sponsor politico dell`allora commissario (e attuale direttore generale) Scarpelli» – scriveva Pablo Petrasso – compie «una “scalata” tutta interna al centrodestra» che nel giugno 2012 lo porta a diventare assessore ai Lavori pubblici del Comune di Paola dal neosindaco Basilio Ferrari. «Si inserisce, così, nella filiera gentiliana delle opere pubbliche, che spazia dalla Regione (con l`assessore Pino) al Comune di Cosenza (con la figlia di Pino, Katya) e si spinge anche sul Tirreno. Cantieri e sanità vanno di pari passo in certe famiglie politiche. E funziona così pure negli uffici della vecchia Asl di Paola, dove Gaetano è arrivato direttamente dalla Regione, in tempi record, rispetto alle medie pachidermiche della burocrazia nostrana. Basta prendere a esempio le carriere dei suoi ex colleghi interinali, sballottati da un dipartimento all`altro della Regione, tra i contratti a progetto e l`eterna spada di Damocle dei tagli».
Dario Gaetano apparteneva a una classe “privilegiata” di ex “Why not” (quella dei sorveglianti idraulici, che, a differenza dei loro colleghi, sono stati stabilizzati con una legge del 2009 eppure, nonostante l`assunzione da parte dell`Afor, non hanno vita facile: gli stipendi non sono quasi mai puntuali), poi fa una carriera rapidissima: passa dall`Afor all`Ufficio legale prima della delibera Asp che lo “sistema”. O meglio, delle due delibere: una seconda «viene approvata il 10 novembre 2011 e prevede di utilizzare l`ex sorvegliante idraulico “per la difesa degli interessi dell`Azienda sanitaria provinciale dinanzi le varie giurisdizioni”. Sarebbe un capolavoro burocratico: un lavoratore che entra alla Regione come interinale, viene stabilizzato da forestale e, dopo due anni, finisce a rappresentare l`Asp come avvocato (è abilitato alla difesa per contenziosi fino a 25mila euro) nelle aule giudiziarie. L`exploit, però, non si compie fino in fondo. La delibera, pronta per diventare operativa, viene revocata. Siamo sul finire del 2011 e per il nostro ex “Why not” si aprono altre e più interessanti porte. Ci pensa (di nuovo) la politica: il vento del centrodestra soffia su Paola, Basilio Ferrari diventa sindaco e per l`interinale in carriera si aprono le porte di un assessorato importante». (0070)