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Preiti, i difensori chiederanno una perizia psichiatrica

ROMA A influire sulla decisione di Luigi Preiti di sparare ai carabinieri il 28 aprile scorso, giorno di insediamento del governo Letta, davanti a Palazzo Chigi, è stata la situazione psicopatologica…

Pubblicato il: 18/09/2013 – 17:37
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Preiti, i difensori chiederanno una perizia psichiatrica

ROMA A influire sulla decisione di Luigi Preiti di sparare ai carabinieri il 28 aprile scorso, giorno di insediamento del governo Letta, davanti a Palazzo Chigi, è stata la situazione psicopatologica «in cui all`epoca versava, ovvero la depressione e l`abuso di cocaina, assunta non in relazione ad una condizione tossicomanica, bensì come mezzo autoterapeutico per combattere la depressione». Sono le conclusioni di una consulenza fatta svolgere dai difensori di Preiti e depositata al gup Filippo Steidl davanti al quale, l`8 ottobre prossimo, comincerà il processo a Preiti con il rito abbreviato. Sulla base delle conclusioni del professor Maurizio Marasco, specialista in neurologia e psichiatria, gli avvocati Mauro Danielli e Raimondo Paparatti, difensori di Preiti, chiederanno al gup di disporre una perizia psichiatrica. «Tale condizione depressiva – è detto nelle conclusioni di Marasco – ha fatto germogliare in Preiti la folle idea di compiere un gesto estremo, eclatante, auto ed etero aggressivo, anche finalizzato ad attirare l`attenzione sui propri problemi, del resto in un soggetto, chiuso, riservato, introverso, con tratti isterici». Preiti deve rispondere di tentato omicidio plurimo, porto abusivo di arma clandestina e ricettazione. Nella sparatoria rimasero feriti in modo grave il brigadiere Giuseppe Giangrande, colpito al collo, e, in maniera lieve, l`appuntato Francesco Negri.

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