Pd, primarie confermate l`8 dicembre
Poco meno di un`ora di riunione per dare l`ok alle regole congressuali. La direzione nazionale del Pd ha liquidato la pratica quasi all`unanimità (un solo astenuto, Graziano Milia, presidente della P…

Poco meno di un`ora di riunione per dare l`ok alle regole congressuali. La direzione nazionale del Pd ha liquidato la pratica quasi all`unanimità (un solo astenuto, Graziano Milia, presidente della Provincia di Cagliari). Confermata anche la data dell`8 dicembre per l`elezione del segretario nazionale mentre nel mese di novembre dovrebbero celebrarsi i congressi di circolo e quelli provinciali. Per i regionali ci sarà tempo fino al 31 marzo 2014. Un accordo, da più parti considerato al ribasso, che non ha visto alcuna modifica dello Statuto e nessuno spacchettamento tra segretario e candidato premier. Il timing appena elencato è subordinato all`evoluzione della situazione politica nazionale e alla tenuta in vita del governo.
In ogni caso, potranno partecipare al voto per l`elezione del segretario e dell`assemblea nazionale gli elettori al momento del voto iscritti al Pd e quelli che «dichiarino di riconoscersi nella proposta politica del partito, sostenerlo alle elezioni, e accettino di essere registrati nell`albo pubblico delle elettrici e degli elettori». Per esprimere il proprio voto alle primarie per il segretario nazionale, elettori ed elettrici del Pd sono tenuti a devolvere un contributo di due euro. Gli iscritti in regola con il tesseramento non sono tenuti al versamento del contributo.
A dare il via formale al «procedimento elettorale» è la presentazione delle candidature che deve avvenire «entro le ore 20 dell`11 ottobre 2013». Le candidature devono essere sottoscritte «da almeno il 10% dei componenti l`assemblea nazionale uscente, oppure, da un numero di iscritti compreso tra 1500 e 2000, distribuiti in non meno di cinque regioni, appartenenti ad almeno tre delle cinque circoscrizioni elettorali per il Parlamento europeo», si legge nel regolamento. A questo punto si potrà avviare il procedimento che porta alla convocazione del 24 novembre prossimo della Convenzione nazionale, l`organismo che si occupa della prima parte del procedimento per poi passare la mano all`Assemblea che viene eletta con il segretario. Prima, però (dall`11 al 17 novembre) dovranno svolgersi le riunioni di circolo e quindi le convenzioni provinciali. A livello locale, infatti, oltre a discutere delle canditature si sceglieranno i componenti della Convenzione nazionale (1000 delegati), che poi verrà integrata dai «delegati per funzione».
LE LISTE PER IL CONGRESSO Per quel che riguarda le liste a sostegno delle candidature, il regolamento prevede che «in ciascun collegio può essere presentata una lista collegata a ciascun candidato alla segreteria. Sono ammesse le liste presenti in almeno la meta` dei collegi di una circoscrizione regionale. Le liste devono essere sottoscritte da almeno 50 iscritti in ciascun collegio». Per quel che riguarda l`elezione del segretario e dell`Assemblea, possono partecipare «tutte le elettrici e gli elettori che al momento del voto dichiarino di riconoscersi nella proposta politica del Partito, di sostenerlo alle elezioni, e accettino di essere registrate nell`Albo pubblico delle elettrici e degli elettori». I dati raccolti al momento del voto, tra l`altro, andranno a formare una anagrafe a disposizione del partito. Il regolamento prevede, quindi, che «ogni elettrice ed elettore, per poter esprimere il proprio voto, è tenuta/o a devolvere un contributo di 2 euro destinato direttamente al territorio» ma «gli iscritti al Partito democratico, in regola col tesseramento, non sono tenuti al versamento del contributo di due euro, e sono automaticamente iscritti all`albo delle elettrici e degli elettori». Una volta acuisiti i verbali delle votazioni in tutta Italia, è la commissione elettorale nazionale che «comunica i risultati del voto e convoca la prima riunione dell`Assemblea nazionale entro 10 giorni».
LE SPESE DEI CANDIDATI l regolamento prevede, anche, il capitolo dedicato alla campagna congressuale. «Al fine di contenere i relativi costi non è in ogni caso ammessa, da parte dei candidati o della lista/e che li sostengono, la pubblicazione a pagamento di messaggi pubblicitari o di propaganda personale sui mezzi di comunicazione radiotelevisivi, telematici, giornali riviste o altri organi di stampa e comunicazione». Sono ammessi invece i manifesti ma non dovranno superare «i 70×100 purché negli spazi e con le modalità previste dalle normative vigenti». Per quel che riguarda le spese dei candidati, «non possono oltrepassare l`importo di: 200mila euro per i candidati alla carica di segretario nazionale; 8mila euro per la carica di candidato alla carica di segretario provinciale». Tutte le spese di propaganda, compresi i contributi di «sostenitori esterni (ovvero di soggetti che a vario titolo sostengono direttamente o indirettamente il candidato)» devono essere rendicontate con tanto di «nominativi delle persone fisiche e giuridiche che hanno erogato contributi di importo superiore a 5mila euro a favore del candidato». Inoltre, «è fatto obbligo pubblicare sul sito del Pd e sul proprio sito personale i rendiconti di raccolta fondi e di spese». Il candidato che raccoglierà più fondi rispetto alla previsione, dovrà girare le eccedenze un fondo del Pd. (0030)