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Aumenti di Irpef e Irap, è scontro politico

CATANZARO È guerra aperta. Scontro diretto tra chi vede nel governatore Peppe Scopelliti il primo responsabile del fallimento del piano di rientro dal deficit sanitario e chi, viceversa, difende l`op…

Pubblicato il: 27/09/2013 – 19:43
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Aumenti di Irpef e Irap, è scontro politico

CATANZARO È guerra aperta. Scontro diretto tra chi vede nel governatore Peppe Scopelliti il primo responsabile del fallimento del piano di rientro dal deficit sanitario e chi, viceversa, difende l`operato del governatore. La nota del ministero delle Finanze – che ha ufficializzato l`incremento automatico della maggiorazione di Irpef e Irap a causa proprio del mancato raggiungimento dell`obiettivo di rientro del debito della sanità – ha scatenato una battaglia senza esclusioni di colpi.
Per il gruppo regionale del Partito democratico questa decisione «conferma la tesi che stiamo sostenendo da più tempo: il fallimento completo, cioè, della cultura di un uomo solo al comando». Secondo i democrat, «il presidente Scopelliti ha voluto a tutti i costi il commissariamento della sanità per evitare ogni tipo di confronto o consultazione con il sistema delle autonomie locali e con le rappresentanze del vasto settore della sanità. Già di per sé – attaccano i democratici – il commissariamento ha provocato l’inasprimento della pressione fiscale, che oggi è diventato veramente insopportabile a causa delle continue inadempienze fatte registrare nella gestione commissariale, certificate dal “Tavolo Massicci”. I Livelli essenziali di assistenza non vengono garantiti, non esiste una sanità sul territorio, le eccellenze negli ospedali Hub sono mosche bianche e non certo per colpa degli operatori sanitari, è assolutamente insoddisfacente la presenza degli ospedali Spok sul territorio, a fronte, ciliegina sulla torta, di tasse sempre più alte. Sono questi i doni ai calabresi di Scopelliti e della sua maggioranza di centrodestra».
Sulla stessa linea il consigliere regionale del centrosinistra, Mimmo Talarico secondo il quale «i calabresi pagano la mala amministrazione rappresentata dalla politica regionale del centrodestra – del governatore Scopelliti in particolare in qualità di commissario regionale alla sanità – che non è stata capace non solo di garantire i livelli minimi di assistenza sanitaria, ma nemmeno di ridurre i costi e gli sprechi (enormi) della sanità calabrese. Le cose continuano a peggiorare, ma non dobbiamo rassegnarci perciò attivatevi, indignatevi (se necessario) e denunciate le cose che non vanno».
Mentre di uso strumentale della notizia parla il presidente della commissione regionale alla Sanità, Salvatore Pacenza. «Nessuno ha mai avuto la presunzione di pensare – spiega – che, in soli tre anni, il commissario avrebbe potuto portare a compimento il Piano di rientro dal debito sanitario. Ma che il centrosinistra ora scarichi tutto quanto sulle spalle di Scopelliti è davvero paradossale in quanto, l`eccessivo accumulo di disavanzo, è stato prodotto e poi ereditato proprio quando a governare era la giunta Loiero».
Per Pacenza questa decisione era già stata «annunciata dal ministero nella seduta del Tavolo Massicci dello scorso aprile». Per cui «oggi – afferma l`esponente del centrodestra – il ministero del Tesoro ha semplicemente deciso di applicare l`aumento delle addizionali, prendendo atto di quella indicazione effettuata dal tavolo di verifica». Ma l`esponente politico sottolinea come quel disavanzo deriva «dalle passate gestioni quello da recuperare. Tutto ciò ha quindi pregiudicato il raggiungimento di alcuni obbiettivi fissati nel Piano di rientro».
Da qui la domanda che si pone Pacenza: «c`è stata incapacità da parte del commissario che è comunque riuscito a ridurre la spesa sanitaria nel periodo 2010-2012 dell`1,3% oppure è stata anche e soprattutto colpa del centrosinistra guidata all`epoca da Loiero». Per questo attacca il centrosinistra  che «anziché avventurarsi in proclami pretestuosi sulla stampa, farebbe meglio a cimentarsi nella proposizione di soluzioni alternative ai tanti problemi che affliggono la sanità di questa regione». (0090)

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