Manoccio si schiera: «Al congresso con Renzi»

ACQUAFORMOSA Matteo Renzi continua a fare proseliti in Calabria in vista del congresso (crisi politica nazionale permettendo) del Pd fissato per l`8 dicembre. Dopo le adesioni del parlamentare Nicodemo Oliverio e dell`ex deputato Franco Laratta (entrambi appartenenti ad Areadem di Dario Franceshini), del consigliere regionale Vincenzo Ciconte, del vicepresidente della Provincia di Cosenza Mimmo Bevacqua e del vicecapogruppo del Pd nel consiglio comunale di Cosenza Marco Ambrogio, arriva quella del sindaco di Acquaformosa Giovanni Manoccio: «Ho aderito alla battaglia politico culturale di Matteo Renzi per affermare in Italia un moderno Partitodemocratico che basi la sua esistenza e il suo radicamento sulle esperienze amministrative che si sono sviluppate nel Paese grazie all`impegno e alla dedizione di tanti illuminati sindaci».
«Oggi – aggiunge – in un panorama sempre più distante dai quotidiani bisogni della gente, che diventano vere e proprie emergenze sociali, gli unici baluardi sono gli Amministratori Locali che devono quotidianamente risolvere i problemi dei cittadini. Ho aderito perché condivido la sua battaglia per riformare il sistema istituzionale, per tagliare i costi della politica,e per sancire la non candidabilità oltre due mandati elettivi,ma soprattutto voglio condurre con Matteo Renzi una battaglia civile e morale per un` Italia inclusiva per una societa` di diritti,partendo dalle politiche dell`accoglienza e dell`integrazione,che vedono il mio paese come riferimento nazionale per le buone pratiche che si sono sviluppate nel corso degli anni».
«Aderisco – prosegue Manoccio – insieme a tanti altri amministratori della provincia di Cosenza, che nei prossimi giorni firmeranno un appello di condivisione per la candidatura di Matteo Renzi alla guida del Partito Democratico. Aderisco per riqualificare e svecchiare una politica calabrese sempre intenta ai compromessi di bassa lega,una classe politica che si autoconserva attraverso il professionismo politico dell`occupazione del partito e delle federazioni attraverso funzionari e portaborse sempre fedeli ai capi,e dedita alle cooptazioni che significano autoreferenzialita`,che portano sempre a vincere le primarie ma a perdere le elezioni vere. Ho bisogno dopo 10 anni di Sindaco di sentirmi utile per un progetto che metta in prima linea l`etica della politica ed un programma che dia una speranza ai nostri giovani, soprattutto quelli del meridione d`Italia. Per tutto ciò ho deciso senza tentennamenti di schierarmi con il sindaco di Firenze». (0030)