Gentile: riflettiamo prima di costituire un nuovo gruppo
CATANZARO Il fronte anti-Berlusca calabrese inizia a scricchiolare. Se è vero che il gruppone che aveva tentato la spallata al Cavaliere era costituito da tanti calabresi (5 su 22 senatori) i primi s…

CATANZARO Il fronte anti-Berlusca calabrese inizia a scricchiolare. Se è vero che il gruppone che aveva tentato la spallata al Cavaliere era costituito da tanti calabresi (5 su 22 senatori) i primi segnali del “rompete le righe” arrivano sempre dalla nostra regione. Porta la firma del senatore Antonio Gentile il segnale di rottura sulla strada della nascita di un nuovo soggetto politico di centrodestra. «Abbiamo intrapreso una strada coraggiosa, tesa a garantire governabilità al Paese – spiega il vicecoordinatore regionale del Pdl calabrese –, ma è necessario riflettere prima di costituire un altro gruppo al Senato, facendo chiarezza su un punto: Berlusconi è il fondatore del centrodestra e ne è un patrimonio inestimabile, cosi come Alfano, che rappresenta la generazione della nuova classe dirigente». Secondo Gentile – che si autodefinisce «tra i protagonisti del documento di sostegno al governo Letta» –, «la nostra azione era tesa a non far prevalere quell`area che, trincerandosi dietro al nostro presidente, premeva per una crisi che avrebbe consegnato il Paese al disagio e alle forze dell`antipolitica, pur agendo in virtù di una buonafede ideologica. Voglio sottolineare che questa parte critica e propositiva è giunta dalla Calabria, la mia Regione con ben cinque senatori, dalla Sicilia, dalla Basilicata, dalla Puglia e dal Lazio, a dimostrazione di come il Mezzogiorno avverta la necessità di poter disporre di un`interlocuzione costante con un esecutivo che non commissari la sua classe dirigente e che pensi alle sue esigenze. Berlusconi e Alfano non sono la diatesi, ma le espressioni di un consenso moderato che è maggioritario nel Paese e che non poteva essere vanificato e disperso con una crisi al buio». «Per questo – conclude Gentile – è necessario riflettere prima della costituzione del nuovo gruppo , avendo come obiettivo la riunificazione di tutte le anime del centrodestra italiano». Una nuova posizione che dimostra ancora una volta quanto possa essere in divenire la situazione politica all`interno del Pdl.
Intanto sul fronte pro-Berlusca si schiera apertamente il deputato Pino Galati. «Ritengo doveroso – afferma – mantenere fede agli impegni presi con gli elettori alle elezioni politiche di febbraio 2013. Un momento esaltante che insieme al presidente Berlusconi ci ha visti protagonisti di un consenso sempre crescente in virtù della credibilità espressa e delle capacità programmatiche manifestate. È giusto mantenere fede a quella linea, la politica è fatta di credibilità e di atti concreti». Una posizione ribadita ancora una volta dal parlamentare che «con senso profondo di responsabilità» ha ritenuto «di aderire con fermezza all`invito del Presidente Berlusconi, a cui mi lega un duraturo vincolo di stima e amicizia, votando la fiducia al governo Letta. Un gesto politico chiaro e chiarificatore che ha come suo orizzonte l`impegno del nostro partito teso ad assicurare stabilità al nostro Paese». Secondo Galati, «il nostro orizzonte è una prospettiva politica, che sotto la guida sicura del presidente Berlusconi, guardi al futuro, riparta dal territorio e dia certezze e serenità a tutti gli italiani». (0090)