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«Sulla Fondazione Campanella ennesimo fallimento del centrodestra»

CATANZARO «È sicuramente lodevole l`iniziativa assunta dal prefetto di Catanzaro sulla drammatica vicenda della Fondazione Campanella, mentre è alquanto singolare l`atteggiamento quasi infastidito co…

Pubblicato il: 03/10/2013 – 17:38
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«Sulla Fondazione Campanella ennesimo fallimento del centrodestra»

CATANZARO «È sicuramente lodevole l`iniziativa assunta dal prefetto di Catanzaro sulla drammatica vicenda della Fondazione Campanella, mentre è alquanto singolare l`atteggiamento quasi infastidito con cui si rapporta il presidente Scopelliti sulla vicenda». È quanto afferma Giovanni Puccio, coordinatore regionale del Pd.
«Da circa quattro anni, ormai – prosegue Puccio – assistiamo da parte del governatore e della sua maggioranza a interventi legislativi puntualmente censurati, a decreti emessi poi modificati, ad annunci roboanti puntualmente disattesi mentre, purtroppo, nei fatti assistiamo a un ennesimo dramma della sanità calabrese. La vicenda della Campanella è ancora più grave poiché rappresenta un punto d`eccellenza della sanità calabrese e la sua destinazione ad istituto di ricerca. La gestione Scopelliti, da unico centro candidato a diventare istituto di ricerca, l`ha portata alla liquidazione. Quanto accaduto non è una maledizione del destino ma un ennesimo fallimento del centrodestra nel governo della sanità calabrese».
Per Puccio «l`ipotesi di accordo annunciato nei giorni scorsi è assai parziale, per come giustamente lamentato dagli stessi dirigenti della Fondazione. Né si può pensare di scindere il destino dei servizi da quello degli operatori. Nel momento in cui si tagliano e si indeboliscono, sistematicamente, i servizi e le attività della Campanella, conseguentemente si indeboliscono le prospettive e le tutele dei lavoratori. C`è bisogno di un progetto organico che da una parte garantisca in capo alla Fondazione le attività oncologiche in quantità adeguate alla domanda di salute proveniente dall`intera Calabria e contestualmente si porta in capo alla Mater Domini le attività non oncologiche».
«Il tutto deve avvenire contestualmente e riconoscendo i costi sostenuti – conclude – sino alla messa in atto del nuovo assetto. Non ci può essere un prima e un dopo. Come non si può ignorare l`allarme lanciato dai vertici della Fondazione sui debiti pregressi e la mancanza di forniture essenziali. I pazienti e i loro drammi non possono essere ignorati. Il Pd è pronto nelle istituzioni e fuori a dare il suo contributo nel merito convinto che domanda di salute e domanda di lavoro devono stare sullo stesso piano». (0020)

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