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Operazione antidoping, arresti e perquisizioni nel Sud Italia

COSENZA Nove ordinanze di custodia cautelare di cui 7 in carcere, cinque divieti di dimora e due obblighi di dimora. Inoltre ottanta perquisizioni domiciliari che hanno interessato le provincie di Av…

Pubblicato il: 07/10/2013 – 7:52
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Operazione antidoping, arresti e perquisizioni nel Sud Italia

COSENZA Nove ordinanze di custodia cautelare di cui 7 in carcere, cinque divieti di dimora e due obblighi di dimora. Inoltre ottanta perquisizioni domiciliari che hanno interessato le provincie di Avellino, Bari, Catanzaro, Cosenza, Crotone, Foggia, Isernia, Latina, Messina, Napoli, Reggio Calabria, Roma, Salerno e Taranto. Sono i numeri dell`inchiesta condotta dai carabinieri del Nas di Cosenza che – su disposizione dell procuratore capo della Repubblica di Cosenza, Dario Granieri – ha permesso di disarticolare un`associazione a delinquere volta a truffare il Servizio sanitario nazionale. La truffa ammonterebbe, secondo il servizio farmaceutico territoriale dell’Asp di Cosenza – per il triennio 2011-13 –, in circa un milione di euro.L`operazione scattata alla prime ore dell`alba nel sud Italia ha coinvolto 220 miliari che hanno perquisito le abitazioni di titolari di palestre, preparatori e atleti di body building. In particolare gli inquirenti contestano l`illecito commercio di specialità medicinali con principio attivo di “somatotropina”, anche ad uso veterinario, comunemente conosciuto come ormone della crescita, che trova largo ed illecito impiego nel doping tra i cultori del body building agonistico ed amatoriale. Secondo quanto sarebbe emerso dalla indagini partite dal 2011, il sodalizio criminale, pur essendo composto da numerose “cellule operative” dedite alla distribuzione finale, avrebbe fatto capo – per l’approvvigionamento dei farmaci – alla “cellula” calabrese cosentina. Quest`ultima, per gli inquirenti, sarebbe stato in grado di reperirli presso farmacie della provincia di Cosenza e successivamente “spacciarli” ad atleti di palestre di varie regioni italiane (principalmente in Campania, Sicilia, Puglia e Molise) al fine di aumentare le masse muscolari e conseguentemente alterare le prestazioni agonistiche. Farmaci che, dalla indagini, sarebbero stati somministrati in totale assenza di controllo medico, tanto da risultare pericolosi per la salute pubblica. Inoltre l`inchiesta avrebbe accertato che per l’acquistare i farmaci presso le farmacie gli indagati avrebbero utilizzato ricette mediche sottratte al Servizio sanitario nazionale e successivamente le avrebbero intestate a persone ignare, decedute e/o conniventi. Un sistema che avrebbe permesso al sodalizio criminale di recuperare ingenti quantità di farmaci fra i quali Humatrope, Norditropin Simplexx, Winstrol e Deca-Durabolin. Al termine degli accertamenti, il gip presso il Tribunale di Cosenza, Salvatore Carpino, ha emesso 9 ordinanze di custodia cautelare (di cui 7 in carcere), nell’ambito territoriale della Provincia di  Cosenza; 5 misure cautelari del divieto di dimora, nell’ambito territoriale delle Provincie di Cosenza, Foggia e Napoli; 2 misure cautelari di obbligo di dimora, nell’ambito territoriale delle Provincie di Messina e Napoli e 80 decreti di perquisizione domiciliare, da estendere anche ad attività commerciali e pertinenze degli indagati, anche non destinatari di provvedimenti restrittivi, dislocati nelle Provincie di Avellino, Bari, Catanzaro, Cosenza, Crotone, Foggia, Isernia, Latina, Messina, Napoli, Reggio Calabria, Roma, Salerno e Taranto. (0090)

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