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Un po` di Calabria nel Nobel per la Fisica

C`è anche un po` di Calabria nel Nobel per la Fisica a Peter Higgs per la scoperta della “particella di Dio”. Infatti alla ricerca del bosone hanno collaborato circa 3.500 scienziati e giovani proven…

Pubblicato il: 08/10/2013 – 17:25
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Un po` di Calabria nel Nobel per la Fisica

C`è anche un po` di Calabria nel Nobel per la Fisica a Peter Higgs per la scoperta della “particella di Dio”. Infatti alla ricerca del bosone hanno collaborato circa 3.500 scienziati e giovani provenienti da tutto il mondo. E indirettamente pure il giovane dottorando Vieri Candelise. Il 26enne cosentino – di cui il Corriere della Calabria ha già raccontato la storia nel settimanale lo scorso anno (vedi pdf dell`articolo allegato) – è nel team del Cern di Ginevra che ha contribuito allo studio.
Il bosone di Higgs ha fatto la sua comparsa in due colossali esperimenti del Cern e in questo modo e? stato possibile comporre l’ultimo tassello di un puzzle che i fisici hanno pazientemente messo assieme in mezzo secolo di lavoro.
Candelise sta svolgendo il dottorato di ricerca all’Universita? di Trieste, occupandosi proprio di un esperimento del Cern, il Compact Muon Solenoid (Cms), un enorme apparato costituito da rivelatori di particelle, collocato in uno dei punti in cui vengono fatti urtare, tra di loro, i fasci di protoni accelerati dal Large Hadron Collider (Lhc) del Cern. Il Cms e? uno dei due rivelatori che ha dimostrato l’esistenza del bosone di Higgs (l’altro si chiama Atlas). E il gruppo di lavoro del dottorando calabrese ha fornito un contributo rilevante.
Vieri riesce a contenere la gioia per il prestigioso riconoscimento per una scoperta sensazionale nella quale il suo gruppo di ricerca si trova coinvolto, ma ci tiene a precisare «indirettamente». Nel giorno in cui si celebra Higgs e l`impegno di tantissimi studiosi, il dottorando cosentino spiega il lavoro svolto: «Noi ci siamo occupati dell`esperimento del Csm, quindi indirettamente abbiamo contribuito alla scoperta». Pur mantenendo la divisione di ruoli e meriti al Cern la soddisfazione è enorme, così come a Trieste nel team di Vieri Candelise: «Abbiamo seguito la diretta in streaming e siamo felicissimi per un Premio nel quale speravamo tanto. Anche perché questa ricerca ha cambiato la storia della fisica». E ribadisce con orgoglio: «La ricerca non si fermerà. Dopo aver scoperto un`isola, bisogna esplorarla».
Il giovane cosentino sta frequentando il dottorato di ricerca a Trieste ed è sicuro di continuare su questa strada: «Proseguirò il cammino intrapreso». Magari a caccia di qualche altra sensazionale scoperta.

LA GIOIA AL DIPARTIMENTO DI FISICA DELL`UNICAL
Un po` tutta la Calabria ha esultato per il Nobel a Higgs. Soddisfazione è stata espressa dal professor Alessandro Papa, docente del dipartimento di Fisica dell’Università della Calabria e responsabile del Gruppo Infn (Istituto nazionale di Fisica nucleare) di Cosenza: «Il Nobel per la Fisica 2013, assegnato a Peter Higgs e François Englert per la “scoperta teorica del meccanismo che contribuisce alla comprensione dell`origine delle particelle subatomiche confermato recentemente al Large Hadron Collider da Atlas e Cms” è motivo di vivo compiacimento per tutto il Gruppo Infn di Cosenza, la cui componente di fisici sperimentali delle alte energie partecipa all`esperimento Atlas e ha contribuito alla realizzazione dell`apparato di rivelazione dei muoni. La costruzione di questo apparato, durata diversi anni, è stata possibile anche grazie al lavoro e alla dedizione di molti giovani laureande/i, dottorande/i e borsiste/i, a cui va la dedica di questo riconoscimento, assieme all`augurio di un brillante futuro nel mondo della ricerca». (0050)


Un po’ di Calabria nella scoperta del bosone
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