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Scopelliti vuol fare la pace con i sub-commissari

CATANZARO «Le attività vanno avanti. Ieri si è deciso di rinviare la discussione sui Lea e sulla Fondazione Campanella nell`attesa di avere un quadro più chiaro rispetto alle questioni aperte e all…

Pubblicato il: 24/10/2013 – 16:56
Scopelliti vuol fare la pace con i sub-commissari

CATANZARO «Le attività vanno avanti. Ieri si è deciso di rinviare la discussione sui Lea e sulla Fondazione Campanella nell`attesa di avere un quadro più chiaro rispetto alle questioni aperte e alla pausa di riflessione assunta dai due sub-commissari». Lo ha detto il presidente della Regione Giuseppe Scopelliti, commissario straordinario per il Piano di rientro dal deficit, nel corso della conferenza stampa di presentazione del progetto Case della salute, stamani a Catanzaro, rispondendo a una domanda sugli esiti della riunione ministeriale di ieri a Roma. «Sarà poi chi di competenza – ha aggiunto Scopelliti – a individuare i percorsi. Noi attendiamo fiduciosi che si possa recuperare la piena sintonia con i sub-commissari in un clima che ci renda la possibilità di lavorare bene».
Scopelliti ha detto ancora che «quando una squadra parte, sono l`ultimo a volerla cambiare in corso. Noi, come Regione, le nostre riflessioni le abbiamo fatte e sappiamo molto bene cosa dobbiamo fare. Ci sono poi scelte che non ci competono. L`auspicio e l`augurio sono che si possano trovare convergenze nel rispetto dei ruoli nell`attività della sanità calabrese. La speranza è che questa cosa possa essere ricomposta e che si possa tornare a lavorare. Bisogna avere tutti, però, elasticità mentale. Il programma operativo non è il problema vero i problemi riguardano piuttosto i rapporti difficili e la mancanza di dialogo tra la struttura commissariale e il dipartimento».
«Sulla vicenda della Fondazione Campanella – ha sostenuto ancora Scopelliti – rispetto alla quale il commissario dice che vuole la soluzione e qualcuno, invece, sostiene che bisogna chiuderla, se permettete passa la mia posizione non quella di altri. Questo perché io faccio politica, sono a capo di un`amministrazione e devo garantire i calabresi. Però mi dovete spiegare – ha detto ancora – perché si arriva a una soluzione dopo sei mesi e non prima. Forse perché, come ho già detto, si deve esasperare il territorio. Nessuno potrà accusarmi, in questi tre anni, rispetto a tutte le vergogne fatte dalla politica calabrese sulla sanità, di aver messo un primario, un infermiere, un consulente. Ho nominato i manager, questo lo rivendico. A me interessano gli obiettivi». (0040)

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