Il racconto (romano) del cosentino Enrico Miceli
COSENZA Un racconto agrodolce nell`Italia della crisi attraverso le parole di un nonno nichilista, filtrate dalla penna di un 33enne cosentino che si esercita – superando il “test” a pieni voti, pera…

COSENZA Un racconto agrodolce nell`Italia della crisi attraverso le parole di un nonno nichilista, filtrate dalla penna di un 33enne cosentino che si esercita – superando il “test” a pieni voti, peraltro – con la parlata capitolina. È il personaggio cui dà voce Enrico Miceli, giovane narratore cosentino con un passato da rapper. Il suo racconto “A pensione” è stato pubblicato all`interno del blog “Voci di Roma”, finestra del Corriere della Sera dedicata alla città, a tutti gli argomenti che toccano chi vive nella Capitale o vi transita per lavoro o turismo.
«Questa settimana – scrive Ester Palma nell`introduzione al racconto – parliamo di nonni e nipoti, l’esperienza un po’ amara della vita vissuta, delle inevitabili delusioni, delle difficoltà passate e presenti, che si confrontano con la novità dell’infanzia, l’ingenuità e l’originalità di ogni bambino. “I bambini non hanno né passato né avvenire e, cosa che a noi non accade mai, godono del presente”, diceva il grande scrittore francese secentesco Jean de La Bruyère». Dopo una presentazione così (ma noi il talento di Miceli lo conoscevamo già da tempo, vedi pagina in allegato), non resta che leggerlo. Per Enrico, non poteva esserci miglior regalo di compleanno della pubblicazione sul sito del primo quotidiano d`Italia. Auguri! (0070)
L’intervista a Miceli (Corriere della Calabria n.86)