Nicolò attacca l`Asp di Reggio «Reintegri subito i dirigenti amministrativi»
REGGIO CALABRIA «È necessario sciogliere con estrema sollecitudine il nodo dei cinque dirigenti amministrativi assunti a tempo determinato in servizio all’Asp di Reggio Calabria, ai quali, inopinatam…

REGGIO CALABRIA «È necessario sciogliere con estrema sollecitudine il nodo dei cinque dirigenti amministrativi assunti a tempo determinato in servizio all’Asp di Reggio Calabria, ai quali, inopinatamente e nonostante un parere positivo espresso dal dipartimento Tutela della salute della Regione, inspiegabilmente è stata “congelata” la prosecuzione del rapporto di lavoro». Il vicepresidente del consiglio regionale, Alessandro Nicolò, sembra voler andare fino in fondo alla vicenda che riguarda alcuni manager dell`Azienda provinciale reggina. Il dipartimento – spiega Nicolò – aveva già inviato lo scorso 18 settembre, su richiesta della stessa Asp, il suo parere, «senza che, finora, questo abbia sortito alcun effetto. Di conseguenza la forzata assenza dal lavoro e l’infungibilità di questi professionisti, più volte manifestata e documentata dall’Azienda, ha comportato il blocco amministrativo di quasi tutti i servizi».
L`Asp, tra le altre cose, il 31 luglio «aveva concesso la proroga del rapporto di lavoro fino al prossimo 31 dicembre al personale medico e a 18 autisti ai sensi della legge nazionale 85/2013 (“Proroga in materia di lavoro a tempo determinato presso le pubbliche amministrazioni”) e non concedendo però la proroga ai cinque dirigenti, sino all’acquisizione del parere richiesto dalla stessa Asp al dipartimento». Nel frattempo è poi stata approvata legge nazionale sulla razionalizzazione nelle pubbliche amministrazioni, «dove si sancisce la possibilità di estendere la proroga dei contratti di lavoro a tempo determinato a tutte le figure professionali del servizio sanitario che rispondono al requisito dei tre anni di lavoro nell’ultimo quinquennio». E, nel caso in questione, «le figure professionali, tutte della Locride, prestano la loro opera da circa quindici anni».
Una «situazione di stallo» che determina effetti anche nei confronti degli utenti dell`Azienda, che stanno pagando duramente «la spending review ed il rientro del debito sanitario». Ecco perché è incomprensibile, a parere di Nicolò, il ritardo da parte dell’Asp nel «produrre l’atto di rientro in servizio dei cinque professionisti, adesso corredato e suffragato sia dal positivo parere del dipartimento che dalla sopraggiunta legge nazionale».
«Non può quindi più essere tollerato – conclude il vicepresidente del Consiglio – l’atteggiamento discriminatorio e dilatorio del vertice aziendale che sembra presupporre una logica diversa da quella del buon funzionamento dell’Azienda e della salvaguardia dei posti di lavoro in questione. Ritengo pertanto essenziale che l’Asp dia finalmente esecuzione alla delibera di reintegro dei 5 dirigenti ai fini di una definitiva risoluzione positiva della vicenda». (0040)