ATTACCO ANONYMOUS | I dubbi dei media nazionali
Sono soprattutto i file “riservati” venuti fuori dal computer del governatore, a incuriosire i giornali nazionali che dedicano spazio alla notizia dell’intrusione del gruppo Anonymous ai server della…

Sono soprattutto i file “riservati” venuti fuori dal computer del governatore, a incuriosire i giornali nazionali che dedicano spazio alla notizia dell’intrusione del gruppo Anonymous ai server della Regione Calabria. Lo stesso Corriere della Sera nella ricostruzione della vicenda parte proprio da quella informativa riservata redatta dalla Dia di Milano e destinata all’Interpol. Altro punto poco chiaro è la presenza di un documento relativo all’interrogatorio della segretaria del leader leghista Umberto Bossi, sentita come persona informata sui fatti nell’inchiesta della Dda di Reggio Calabria denominata “Breackfast”. Il “Fatto quotidiano” si chiede «Perché il presidente della Calabria è interessato all’inchiesta “Breakfast” tanto da custodire nel suo computer i verbali della segretaria della Lega? Ma soprattutto, quale può essere l’interesse di un presidente della Regione verso un`indagine della Dea americana e della Direzione investigativa antimafia su un traffico internazionale di cocaina? Perché Scopelliti avrebbe dovuto sapere, e da quanto tempo, che in quell’inchiesta sarebbe stato coinvolto anche il suo “compagno di partito” Bevilacqua che ricopriva il ruolo di vicepresidente della Sacal, la società che gestisce l’aeroporto di Lamezia?». Domande a cui il governatore finge di non dover rispondere, sostenendo, al contrario, che sul suo pc siano stati trovati solo files relativi alla sua attività istituzionale. Eppure la realtà è un’altra: Scopelliti aveva nella sua disponibilità un documento top secret anche per l’autorità giudiziaria italiana ed era a conoscenza del fatto che un suo collega di partito, vicepresidente del più importante scalo della Calabria, era sospettato di essere coinvolto in un traffico internazionale di stupefacenti.