Consiglio regionale, Legacoop: grave svuotare il fondo delle politiche sociali
CATANZARO «Svuotare il fondo delle politiche sociali regionale di oltre cinque milioni di euro, è un ulteriore grave colpo alla pesante situazione di crisi che si evidenzia riguardo allo stato e alle…

CATANZARO «Svuotare il fondo delle politiche sociali regionale di oltre cinque milioni di euro, è
un ulteriore grave colpo alla pesante situazione di crisi che si evidenzia riguardo allo stato e alle prospettive dei servizi di welfare nella gestione dei quali sono impegnate molte cooperative sociali e diverse centinaia di lavoratori». È quanto afferma, in una nota, Lorenzo Sibio, responsabile regionale di Legacoopsociali.
«La variazione di bilancio votata all`unanimità dal Consiglio Regionale – prosegue Sibio – non può che essere valutata negativamente. Non si può accettare che si continui a decurtare fondi dalle politiche sociali, facendo pagare un ulteriore prezzo, ai più disagiati, più poveri, più soli. Una guerra tra poveri non produce certamente utilità, tanto meno allevia i disagi dei tanti operatori impegnati. Cosi facendo si vuole portare all`esasperazione l`intero Terzo Settore che nonostante i gravi ritardi da parte della Pubblica amministrazione continua ad assicurare cure ed assistenza a tutti, garantendo diritti civili e sociali in tutto territorio calabrese. È impensabile che si continui a tagliare là dove invece si è dimostrato che investire non solo garantisce benessere, coesione, solidarietà sociale ma promuove anche occupazione. Cosi facendo si smantella lo stato sociale e si mettono a rischio le tante esperienze di servizi territoriali, che lasceranno molte persone senza supporto e tanti lavoratori
senza lavoro. Tutto questo non può e non deve passare inosservato».
Per Sibio «è a rischio l`intero welfare calabrese. Contro questa barbarie, diventa necessario che tutte le forze sociali, politiche ed economiche, si mobilitino a difesa dei diritti dei più deboli per la costruzione di un welfare che assicuri pari dignità sociale ad ogni persona; tuteli la salute come diritto fondamentale; rimuova gli squilibri e le ingiustizie sociali e garantisca a tutti i lavoratori, Lpu ed Lsu compresi, il diritto ad una retribuzione certa ed adeguata».