ADDIO PDL | Giacomo e Jole alla festa del Cav.
A Silvio Berlusconi non hanno saputo di dire di «no». E così questa mattina si sono presentati di buon ora all`Eur per prendere parte al battesimo della Forza Italia 2.0. Jole Santelli e Giacomo Manc…

A Silvio Berlusconi non hanno saputo di dire di «no». E così questa mattina si sono presentati di buon ora all`Eur per prendere parte al battesimo della Forza Italia 2.0. Jole Santelli e Giacomo Mancini, due tra i più accaniti sostenitori di Peppe Scopelliti, non hanno voluto mancare alla “festa” del Cavaliere. La prima, sottosegretario al Lavoro del governo Letta, è ancora convinta che possa realizzarsi una convivenza pacifica tra il nuovo partito e quello di Alfano, Lupi e Quagliariello. E ancora ieri sera si sforzava di ripetere: «Forza Italia deve essere un movimento serio, riformatore e credibile al netto di estremismi vari. Il compito di tutti noi è oggi quello di raccogliere questo messaggio abbandonando la brutalità delle conte e impegnandoci a costruire e non a distruggere. Credo che la gran parte del partito sia convinta dell`importanza di stare insieme. La cosa che finalmente oggi abbiamo sono parole chiare ed inequivocabili che spazzano via molte delle ipocrisie di questi giorni». Mancini, invece, ha preferito in questi giorni mantenere un profilo più basso, preferendo il silenzio alle dichiarazioni sui giornali. In realtà, lui aveva deciso da tempo da che parte stare. E quando Denis Verdini lo ha chiamato per sapere se si poteva contare sul suo sostegno al documento dei lealisti, dall`assessore regionale al Bilancio è arrivato un «sì» convinto.
Berlusconiani a Roma, scopellitiani in Calabria. Metà falchi e metà colombe. Un ibrido che non sembra spaventare Mancini e la Santelli.