Sfila la voglia di giustizia per Denis
COSENZA Alcune centinaia di persone hanno partecipato alla manifestazione ed al corteo organizzati in ricordo di Donato Bergamini, il calciatore del Cosenza originario di Boccaleone d`Argenta (Ferrar…

COSENZA Alcune centinaia di persone hanno partecipato alla manifestazione ed al corteo organizzati in ricordo di Donato Bergamini, il calciatore del Cosenza originario di Boccaleone d`Argenta (Ferrara) morto il 18 novembre del 1989 investito da un camion a Roseto Capo Spulico. L`iniziativa svoltasi a Cosenza, tra le bandiere della società calcistica rossoblu, è stata aperta dal padre di Denis, Domizio, che, assieme alla sorella Donata, hanno assistito alla partita casalinga del Cosenza con il Chieti. Nello stadio striscioni dedicati al calciatore sono stati esposti nella curva. Ci sono stati, inoltre, cori e slogan scanditi dai tifosi e lunghi applausi. A conclusione dell`iniziativa il padre di Bergamini ha preso la parola, commosso, per ringraziare tutti e ribadire la richiesta di verità sulla morte del figlio. La famiglia di Bergamini, infatti, non crede alla tesi del suicidio, in base alla quale è stata archiviata l`inchiesta condotta a suo tempo dalla Procura della Repubblica di Castrovillari, ma sostiene che il calciatore è stato ucciso.
Al fianco dei parenti di Bergamini il direttore generale del Cosenza, Domenico Quaglio. Il corteo avrebbe dovuto tenersi il 18 novembre, in occasione del 24/mo anniversario della morte del calciatore, ma per lunedì prossimo la Procura di Castrovillari, che ha riaperto le indagini, ha fissato l`interrogatorio dell`ex fidanzata Isabella Internò, unica testimone della morte di Denis. L`altro indagato è il camionista che investì e uccise Bergamini, Raffaele Pisano, assolto, in via definitiva, dall`accusa di omicidio colposo ed indagato, nella nuova inchiesta, per favoreggiamento e false dichiarazioni. (0030)