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La cosca Lanzino puntava agli appalti pubblici

COSENZA La cosca della `ndrangheta dei Lanzino puntava, attraverso una serie di estorsioni, ad accaparrarsi appalti per lavori pubblici nel Cosentino. È questo uno dei particolari delle indagini dei…

Pubblicato il: 20/11/2013 – 8:27
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La cosca Lanzino puntava agli appalti pubblici

COSENZA La cosca della `ndrangheta dei Lanzino puntava, attraverso una serie di estorsioni, ad accaparrarsi appalti per lavori pubblici nel Cosentino. È questo uno dei particolari delle indagini dei carabinieri del comando provinciale di Cosenza e del Ros che stamane ha portato all`esecuzione di un provvedimento di fermo emesso dalla Dda di Catanzaro nei confronti di 5 persone.
Le persone fermate sono Mario Potestio (scarcerato dal gip dopo il primo interrogatorio, ndr), di 53 anni, fratello del capo di gabinetto del Comune di Cosenza; Adolfo D`Ambrosio, 46 anni, presunto reggente della cosca Lanzino; Francesco Costabile (48), ed Alberto Superbo (36). Una quinta persona è attualmente ricercata.
I particolari dell`operazione chiamata “Vulpes” sono stati resi noti a Cosenza durante una conferenza stampa alla quale hanno partecipato il procuratore aggiunto della Dda, Giuseppe Borrelli; il sostituto Pierpaolo Bruni, il comandante provinciale dei carabinieri, Giuseppe Brancati, ed il comandante del Reparto operativo, Vincenzo Franzese.
«Siamo contenti – ha detto Borrelli – perché con un numero limitato di fermi crediamo di aver smantellato la struttura del clan Lanzino che si occupava di estorsioni. I commercianti ora possono stare un po` più tranquilli. Ma i vuoti vengono presto colmati e quindi servirebbe una collaborazione dei commercianti e degli imprenditori vessati che invece non c`è». Il colonnello Brancati ha evidenziato che «sarebbe importante che a queste nostre azioni seguisse una reazione della società civile».
Nel corso delle indagini sono stati ricostruiti anche alcuni episodi estorsivi. In una telefonata intercettata dagli investigatori e indirizzata ad un imprenditore edile, uno dei fermati avvertiva che «c`è un buon amico che oggi ha intenzione di darvi buoni consigli. Così evitiamo anche di fare danni al cantiere». (Ansa)

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