Skip to main content

Ultimo aggiornamento alle 13:50
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 2 minuti
Cambia colore:
 

Processo Lanzino, «i Volpintesta estranei ai fatti»

COSENZA Sulla Fiat 131 e sulla falsa pista dei fratelli Volpintesta si è concentrata la nuova udienza del processo per la morte della studentessa Roberta Lanzino, avvenuta il 26 luglio del 1988. A ri…

Pubblicato il: 21/11/2013 – 15:22
00:00
00:00
Ascolta la versione audio dell'articolo
Processo Lanzino, «i Volpintesta estranei ai fatti»

COSENZA Sulla Fiat 131 e sulla falsa pista dei fratelli Volpintesta si è concentrata la nuova udienza del processo per la morte della studentessa Roberta Lanzino, avvenuta il 26 luglio del 1988. A ricostruire quanto accertato all`epoca dei fatti sono stati il colonnello Vincenzo Minutolo e il maresciallo Leonardo Urso, che era stato già sentito dai giudici della Corte d`Assise di Cosenza.
Per il brutale omicidio di Roberta è imputato Franco Sansone, accusato di aver violentato e ucciso la ragazza assieme a Luigi Carbone, scomparso per lupara bianca. Alfredo Sansone e il figlio Remo, rispettivamente padre e fratello di Franco, sono imputati invece per la morte di Luigi Carbone.
Il colonnello Minutolo ha ricordato di aver redatto, all`epoca, una relazione su un`attività investigativa d`indagine nella quale affermava che non c`era alcun collegamento tra le indagini e i fratelli Volpintesta.
Circostanza approfondita e confermata anche dal maresciallo Urso che ha ribadito alla Corte, ai legali di parte civile per la famiglia Lanzino (Ornella Nucci e Marina Pasqua, sostituita dall`avvocato Anna Preite), della famiglia Carbone (Sergio Calabrese, Raffaele Brescia) e dei Sansone (Enzo Belvedere e Armando Veneto), di aver indagato su un presunto coinvolgimento dei quattro fratelli Volpintesta, che in un primo momento veniva considerata come una pista alternativa a quella dei Frangella (pastori arrestati per la morte di Roberta ma poi assolti in via definitiva). Ma – ha dichiarato il maresciallo – quelle indagini portarono ad escludere qualsiasi coinvolgimento dei Volpintesta. A tale proposito nella prossima udienza – che si svolgerà il 4 dicembre – sarà sentito nuovamente il sottufficiale dell`Arma Cosimo Saponangelo, che all`epoca dei fatti comandava la stazione dei carabinieri di Cerisano. Assieme a lui i giudici ascolteranno il maresciallo Michele Renzo, oggi assente per motivi di salute.
In aula, come sempre, era presente la mamma di Roberta, la signora Matilde, che con il marito Franco partecipa a tutte le udienze. (0050)

Argomenti
Categorie collegate

x

x