«Ripartire dal territorio, assumerne le istanze per rilanciare la buona politica». Lo afferma Antonio Pizzimenti già consigliere comunale e vicecoordinatore vicario del Pdl -“Reggio Grande Città”, che ha già aderito a Forza Italia ed che ha preso parte alla “Convention dei giovani forzisti”, tenutasi qualche settimana fa all’Eur di Roma in presenza del presidente Silvio Berlusconi. «Il messaggio del presidente Berlusconi è stato chiaro ed efficace e, da adesso, tutti colori i quali credono in quel progetto politico saranno chiamati a lavorare con coerenza per radicare nelle varie realtà territoriali il nostro movimento. L’obiettivo di aprire mille nuovi circoli entro il prossimo 8 dicembre è una sfida che interpella tutti coloro i quali, dentro e fuori le istituzioni, hanno deciso senza alcun dubbio di stare vicino al presidente Berlusconi in un momento così difficile per la sua esistenza di uomo e di politico. Puntare decisamente a ricapitalizzare il movimento invitando i giovani a fare politica, dovrà diventare, a mio parere, un degli elementi cardine di Forza Italia, innestando così forze fresche e vogliose di impegnarsi nell’inossidabile albero cresciuto in questi ultimi venti anni. Il tempo che ci separa con il primo appuntamento elettorale delle prossime elezioni europee, dovrà caratterizzarsi straordinariamente con una mobilitazione per consolidare il consenso sociale attorno a questa bandiera ed a quello che rappresenta per i valori e la democrazia. È un lavoro entusiasmante, non esente da fatica ed impegno, ma i risultati, confortati da tutti i sondaggi che indicano come oltre il 30% degli italiani siano vicini a Silvio Berlusconi, saranno presto realtà e segneranno un chiaro spartiacque tra la conclusa esperienza del Pdl e le nuove speranze rappresentate da Forza Italia. Sapremo dimostrare, con l’impegno e la coerenza di sempre, che nel nostro Paese c’è un grande spazio politico e sociale, fatto di personalità del mondo del lavoro e delle professioni, di giovani desiderosi di contribuire alla sua rinascita, che non si rassegna a subire “ingiustizialismi” che violentano la democrazia e delegittimano le massime istituzioni elettive e, soprattutto, che credono in uno Stato vicino ai cittadini e non nemico delle sue forze migliori. Un movimento che ripudierà ogni tentativo di carrierismo politico, di personalismo, dunque, come ha detto nel suo intervento il presidente Berlusconi alla convention dei giovani “niente più traghetti, utili ai transfughi, per giungere a un approdo di convenienza”, ma un movimento che si nutrirà soprattutto di principi e di idealità, pronto al confronto ed ai suggerimenti che si alzano dalla società, difensore, come ha spesso ricordato il presidente Berlusconi, delle idee di libertà, principi cardine che sono alla base dell’impegno giovanile e della voglia di fare delle giovani generazioni che nutrono la propria esistenza di progettualità e di protagonismo». (0030)
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