«Non ci sorprende l’uscita dell’assessore regionale Domenico Tallini dopo aver appreso le dichiarazioni che il presidente Scoppelliti in occasione della presentazione del libro di Gianfranco Fini a Locri ha inteso rilasciare. L’atteggiamento che ancora persevera nell’ambito di Forza Italia è quello di trovare ogni pretesto per condannare il dissenso verso un modus operandi che ha ridotto a brandelli l’area politica del centrodestra». Lo afferma, in una nota, Francesco Grandinetti di Fli Calabria.
«Non è nostra intenzione – aggiunge – interferire nei rapporti politici tra Scopelliti e Tallini ma l’occasione è ghiotta per ribadire ancora una volta che non è più tempo di tifoserie, sarebbe opportuno sforzarsi per trovare i punti d’incontro anziché procedere a disorientare l’elettorato di centrodestra, a tal proposito sarebbe opportuno analizzare il perché tanti elettori del centro destra si stanno orientando verso il M5S. La logica dell’uomo solo al comando non è mai salutare in politica, prova ne è che se Alfano, Schifani, Lupi, Scopelliti, “oggi in dissenso” avessero dato il loro appoggio nella fatidica direzione nazionale del Pdl a Gianfranco Fini, l’Italia non sarebbe costretta a subire il rischio di essere governata da Grillo e Casaleggio o dalla sinistra di Renzi. Vogliamo ancora sforzarci ad invitare le donne e gli uomini che hanno a cuore i valori della destra a guardare oltre, gli uomini passano le idee restano. La nostra regione ha bisogno di essere governata da una classe dirigente di centrodestra che sappia immaginare il futuro e che possa proiettare la Calabria verso nuovi orizzonti. Il ventennio che abbiamo alle spalle è ormai storia». (0050)
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