TORTORA La Guardia di finanza di Cosenza ha sequestrato il depuratore di Tortora gestito dalla società Ecologica 2008. Il sequestro è stato disposto dal giudice del tribunale di Paola che ha accolto la richiesta del Procuratore, Bruno Giordano. Ai vertici della società Ecologica vengono contestati i reati di danneggiamento e deturpamento di bellezze naturali. Nel corso delle indagini sono emerse una serie di criticità nel funzionamento del depuratore.
I rifiuti provenienti dal depuratore di Tortora, nonostante l`inadeguato trattamento, venivano scaricati nel torrente Pizzinno e successivamente, attraverso il fiume Noce, nel Mar Tirreno.
Dalle indagini è emerso che il depuratore di Tortora riceveva rifiuti da numerosi siti non solo della Calabria ma anche da altri impianti e strutture della Campania, della Puglia e della Basilicata. I finanzieri sia attraverso l`esame della documentazione amministrativa contabile, con specifico riferimento ai documenti di viaggio di tutti i trasporti relativi ai conferimenti nel sito, hanno potuto ricostruire numerosi episodi durante i quali enormi quantità di liquami sono confluiti nell`impianto e successivamente, non depurati, sversati nelle acque del torrente Pizzinno.
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