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Biasi e le "mani pulite" dell`Ncd

REGGIO CALABRIA Quelle dichiarazioni rilasciate a Locri, in occasione della presentazione del libro di Gianfranco Fini, proprio non gli sono andate giù. E per questo motivo Roy Biasi, ex coordinato…

Pubblicato il: 10/12/2013 – 15:05
Biasi e le "mani pulite" dell`Ncd

REGGIO CALABRIA Quelle dichiarazioni rilasciate a Locri, in occasione della presentazione del libro di Gianfranco Fini, proprio non gli sono andate giù. E per questo motivo Roy Biasi, ex coordinatore del Pdl reggino ora transitato in Forza Italia, torna all`attacco di Peppe Scopelliti. Nel mirino sono finiti alcuni giudizi del governatore non proprio “gentili” nei confronti di Silvio Berlusconi: «Tu quoque, Brute, fili mi, il più berlusconiano di tutti, padre padrone del partito in Calabria, che da Berlusconi e dal Pdl hai avuto politicamente la vita, ora, dopo aver già dato ampiamente prova della tua ingratitudine, insisti ancora e rincari la dose? L`ho pensato, avrei voluto dirlo, ma ho preferito tacere, anche per dare seguito alle indicazioni del nostro presidente Berlusconi che, da buon padre di famiglia, ci ha chiesto di non essere critici ed ostili nei confronti dei nostri “cugini” dell`Ncd». Biasi difende anche Mimmo Tallini dalle accuse a lui riservate da Oreste Romeo, coordinatore reggino del movimento “Scopelliti presidente”: «Alcune osservazioni però risultavano troppo azzardate, e meritavano, anche in un tempo di “tregua” come quello che stiamo attraversando, quantomeno una puntualizzazione. Quello che infatti ha cercato di fare subito dopo l`assessore Tallini, il quale, come da copione, si è beccato il solito peana, di uno dei tanti yesman della scuderia Scopelliti. Solita tattica, con una curiosa quanto insolita variante rispetto alla consuetudine: l`intervento in prima persona del diretto interessato che ha gridato al complotto, parlando di strumentale mistificazione delle sue parole.
Vorrà dire che le cose sono cambiate per davvero ho pensato, che l`assessore Tallini, insieme ai tanti che, incluso il sottoscritto, non hanno dubitato della verità di quelle dichiarazioni, hanno preso un grosso abbaglio, che siamo in sintesi i soliti malpensanti. A pensar male si fa peccato, dice un vecchio detto, ma molto spesso si indovina. E come volevasi dimostrare, ecco apparire il video integrale di questo famoso intervento oggetto del contendere che ripristina quantomeno la verità dei fatti. Oltre 25 minuti di corsi, ricorsi, con tanto di aneddoti, nei quali è andata in scena la storia degli ultimi vent`anni del centrodestra italiano secondo Scopelliti. Accanto al nostro narratore, Gianfranco Fini, fra i protagonisti principali di quei vent`anni di storia, distante, indifferente e per alcuni versi contrariato di fronte ad un racconto in cui evidentemente non si riconosce affatto».
Il forzista ammette che «è inutile recriminare sul passato, molto meglio guardare avanti, specialmente se lo si fa, come ora, portando avanti due punti di vista differenti. Con la solita coerenza che lo contraddistingue infatti, il presidente Scopelliti ha fatto una scelta diversa per il suo futuro politico, memore forse di quei consigli a ritagliarsi un ruolo più consono alle sue caratteristiche da leader vero che il sottoscritto più volte gli ha sottoposto. Ha abbracciato con convinzione un altro progetto, contribuendo a dar vita ad un nuovo partito, un grande partito, il partito, come definito dallo stesso, “dalle mani pulite”». Parole ironiche, prima della stoccata finale: «In merito al fatto che quello messo in piedi da Alfano e soci sia un “grande partito” occorre rilevare invece, che effettivamente sono stati bravi. A Roma erano in tanti e noi speriamo, per un centrodestra sempre più forte, che siano sempre di più. Il solito maligno, anche in questo caso ha voluto fare la battuta: a Roma hanno fatto il pieno, sono stati bravi, sono riusciti a portare quasi tutti i loro elettori. Quanto infine alle “mani pulite” del nuovo partito, che dire, Scopelliti sarà forse poco riconoscente, avrà una visione un po` particolare della storia recente e potrà anche avere tutti i difetti di questo mondo, ma di sicuro, non manca d`ironia, tanto che il solito maligno, piuttosto che fare l’ennesima battuta, ancora sta morendo dal ridere». (0030)

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