Consiglio regionale, è tempo di bilanci. Ma la giunta è assente
REGGIO CALABRIA È tempo di programmi e di bilanci. Il consiglio regionale ha varato il Dpefr per il 2014-2016, cioè il documento di programmazione economica per i prossimi tre anni. Una manovra fonda…

REGGIO CALABRIA È tempo di programmi e di bilanci. Il consiglio regionale ha varato il Dpefr per il 2014-2016, cioè il documento di programmazione economica per i prossimi tre anni. Una manovra fondamentale per la Regione ma, più che l’efficacia degli interventi, in Aula spiccano le assenze del governatore Peppe Scopelliti e dell’assessore al Bilancio, Giacomo Mancini. Il Dpefr – illustrato dal presidente della commissione Bilancio, Candeloro Imbalzano – dà un quadro della spesa comunitaria in relazione alle risorse liberate del Por (Programmi operativi regionali) 2000-2006. «Si tratta – ha detto Imbalzano – di investimenti pari a circa 869 milioni di euro, di cui 811 già impegnati e 410 già spesi». Migliorano le performance relative ai pagamenti del programma Fse (Fondo di sviluppo europeo) che si attestano a una media del 37,8%. Quanto al Fesr (Fondo per lo sviluppo regionale), «la Regione ha definito un percorso di ulteriore riprogrammazione che consentirà di salvaguardare le risorse del programma ancora a rischio disimpegno, approvando il Programma operativo convergenza della Calabria», ha spiegato ancora Imbalzano.?
Ma l’opposizione accoglie con molta diffidenza il nuovo provvedimento e non lascia passare sotto silenzio le “diserzioni” dei membri della giunta. «Il Dpefr – dice Mario Maiolo (Pd) – normalmente è l’oppio, il libro dei sogni della maggioranza politica. In questo però non c’è nemmeno questo, non c’è scritto nulla sulle prospettive della Calabria. Oggi sono assenti anche il governatore Scopelliti e l’assessore al Bilancio Mancini, perché in fondo non interessa a nessuno discutere del futuro di questa regione». Considerazione ripresa anche da Demetrio Naccari Carlizzi (Pd) che attacca frontalmente l’assessore al Bilancio: «Che cosa ci sta a fare se non viene? È tutto molto imbarazzante, anche alla luce di un documento che evidenzia in modo assoluto l’assenza di qualsiasi idea». Il capogruppo democrat Sandro Principe, invece, fotografa il programma economico presentato dal centrodestra con una battuta: «Il copia-incolla l’ha fatto da padrona, in questo documento».
IL BILANCIO E LA CORTE DEI CONTI?
Nel corso della seduta, è stato dato l’ok alla relazione sul rendiconto generale della Regione, relativo agli esercizi finanziari 2011 e 2012. Tra i punti messi in evidenza dai giudici contabili, la gestione dei cosiddetti residui perenti. «Al 21 dicembre 2010 i residui passivi, a seguito di riaccertamento, ammontavano a circa 396 milioni di euro, mentre la copertura finanziaria degli stessi nel bilancio di previsione 2011 era garantita per un importo di 195 milioni, corrispondente al 49% del totale». Quanto ai residui attivi, la Corte dei conti ha sottolineato l’eccessiva lentezza con cui la Regione procede nelle verifiche sulla loro effettiva esigibilità o insussistenza.?L’Aula ha poi rinviato alla prossima seduta la nomina dei tre revisori dei conti della giunta e del consiglio regionale. Via libera anche ai bilanci di previsione per il 2013 dell’Ardis di Catanzaro e dell’Aterp di Vibo, al rendiconto consuntivo 2012 dell’Aterp di Catanzaro e al rendiconto generale 2010 dell’Arcea.
DALL’ASP AL DIPARTIMENTO?
Il personale di Aziende sanitarie e ospedaliere regionali potrà ancora essere utilizzato temporaneamente dal dipartimento Salute. Il consiglio regionale – su proposta di Mario Magno (Forza Italia) – ha infatti apportato modifiche alle legge sul riordino degli enti strumentali della Regione. La proposta è stata approvata all’unanimità.