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La Calabria si mette il tutù: arriva l’“ufficio danza”

REGGIO CALABRIA La Calabria (nessuno ci sperava più) potrebbe presto avere il suo “ufficio danza”. Vero, la proposta di legge al vaglio del consiglio regionale dice proprio così: “Costituzione dell’u…

Pubblicato il: 12/12/2013 – 19:42
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La Calabria si mette il tutù: arriva l’“ufficio danza”

REGGIO CALABRIA La Calabria (nessuno ci sperava più) potrebbe presto avere il suo “ufficio danza”. Vero, la proposta di legge al vaglio del consiglio regionale dice proprio così: “Costituzione dell’ufficio preposto al coordinamento della danza nella Regione Calabria”. Un intervento urgentissimo, una task force istituzionale davvero inedita per una delle impellenze sociali più sentite. Annose, logoranti. Già (chi non lo sa?), il balletto è nulla senza un ufficio ad hoc. Burocrati in tutù e dirigenti regionali in scarpette da punta. Tutto a carico della Regione, manco a dirlo. Perché il singolare “ufficio” che si occuperà della danza regionale avrà pure dei costi, anche se non è ancora chiara la loro entità.
La proposta normativa porta la firma dell’assessore regionale al Lavoro, Nazzareno Salerno. Ma l’illuminante idea non è recente. Salerno l’ha avanzata lo scorso 15 aprile, ottenendo via libera dalla III commissione Attività sociali. Solo che i connessi oneri finanziari devono essere valutati dalla II commissione, quella al Bilancio. Dove il testo è approdato ieri, senza però esito positivo (per il momento), visto che il presidente, Candeloro Imbalzano, (forse imbarazzato, forse no) ha evidenziato la «non neutralità» del provvedimento «dal punto di vista degli oneri a carico del bilancio regionale». E siccome la legge non specifica quanto peserà sulle tasche dei calabresi l’“operazione danza”, lo stesso Imbalzano ha rispedito la legge alla commissione competente, affinché provveda quanto meno a specificare le implicazioni finanziarie di un siffatto “ufficio”. Che, nelle intenzioni di Salerno, dovrebbe essere costituito «presso gli uffici (ancora, ndr) della vice presidenza della giunta regionale».
È proprio l`assessore a specificare uno dei tanti fini della sua, sicuramente ingegnosa, proposta: «Incentivare la distribuzione» della danza in Calabria. Come si parlasse di merci. La Regione consegna danza a piene mani; un carico di danza per i più bisognosi; si dispensa danza previo apposita richiesta; assegnata la danza a una palestra di periferia.
Non è tutto, anzi. Perché l’iniziativa portà con sé, a piccoli passi, anche l’istituzione di un nuovo, l’ennesimo, “Albo regionale degli operatori della danza”. A quale scopo? «Favorire la qualità artistica e migliorare la formazione e la professionalità in campo artistico, tecnico e organizzativo». E adesso tutti sono un po’ più tranquilli. (0070)

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