Sentenza rom, dieci condanne
REGGIO CALABRIA Si conclude con dieci condanne a pene più che dimezzate rispetto a quanto chiesto dall’accusa e lo stralcio della posizione di Cosimo Belingeri il processo che ha visto alla sbarra u…

REGGIO CALABRIA Si conclude con dieci condanne a pene più che dimezzate rispetto a quanto chiesto dall’accusa e lo stralcio della posizione di Cosimo Belingeri il processo che ha visto alla sbarra uomini e donne della comunità rom di Reggio Calabria, accusati di aver aggredito gli uomini della questura, per impedire loro di eseguire un provvedimento emesso a carico di Massimo Bevilacqua. Per lui, oggi arriva una nuova condanna a nove mesi di reclusione, mentre un anno e sette mesi di reclusione – in luogo dei quattro richiesti – è la pena inflitta alla moglie, Mariarosangela Corrado, accusata di aveva colpito con lo sportello uno dei poliziotti che stava scendendo dalla macchina. Più lieve la pena inflitta alla sorella della donna, Doriana Corrado, intervenuta nell’aggressione e condannata a undici mesi a fronte dei due anni e sei mesi richiesti.
La pena più alta è andata a Damiano Vincenzo Bevilacqua, identificato dai poliziotti come il soggetto che avrebbe aggredito gli agenti alle spalle, condannato a tre anni di reclusione, a fronte dei sei chiesti dal pm Antonella Crisafulli. Decisamente più miti condanne inflitte agli altri soggetti che hanno partecipato alla rissa. Il giudice Emanuela Romano ha condannato a un anno e otto mesi Massimo Berlingieri, in luogo dei tre anni e sei mesi richiesti, mentre un anno e sei mesi è andato a Ornella Berlingieri, per la quale erano stati chiesti invece tre anni. Nove mesi è invece la condanna rimediata da Damiano Berlingieri (tre anni e sei mesi la richiesta),otto mesi sono andati ad Orlanda Bevilacqua, per la quale erano stati chiesti due anni e sei mesi, cinque mesi sono andati a Franco Berlingieri, a fronte di una richiesta di due anni, mentre quattro mesi sono andati infine a Marco Bevilacqua, in luogo degli otto mesi richiesti.
Sono tutti ritenuti responsabili di aver aggredito i poliziotti che nel settembre scorso stavano cercando di notificare una misura cautelare a Massimo Berlingieri. Non appena giunti al campo di Ciccarello gli uomini della Questura sarebbero stati circondati, quindi insultati, spintonati e picchiati. A ricostruire puntualmente l’accaduto sono stati gli stessi poliziotti aggrediti quella notte, che – nonostante il clima teso, che ha costretto più di una volte il giudice a richiamare pubblico e imputati durante le udienze – hanno risposto con sicurezza alle domande di pm e avvocati. Tensione che si temeva potesse esplodere alla lettura del dispositivo, spostata allo scopo nell’aula bunker della città, presidiata per l’occasione da due blindati di polizia e carabinieri. Uno spiegamento di forze imponente, ma fortunatamente non necessario. (0070)