Per la Squillacioti è tempo di dimissioni

REGGIO CALABRIA Di ufficiale non c`è nulla, ma sembra proprio che le dimissioni di Rosanna Squillacioti da direttore generale dell`Asp di Reggio siano imminenti. La notizia rimbalza da questa mattina tra il dipartimento Salute di Catanzaro e gli uffici dell`Azienda reggina. La diretta interessata, contattata dal Corriere della Calabria, non conferma e non smentisce, scegliendo di trincerarsi dietro il «no comment» di rito. Segno che comunque il suo passo indietro è ormai definitivo. Dalla sede di via Diana confermano che qualcosa bolle in pentola. La Squillacioti avrebbe insomma già presentato le sue «pre-dimissioni», anticamera dell`addio definitivo all`incarico per il quale si era speso molto il governatore Peppe Scopelliti in persona. Ma, come detto, manca ancora l`ufficialità. Nemmeno i responsabili delle strutture sanitarie e amministrative hanno ricevuto comunicazioni certe. «Noi non ne sappiamo niente», spiega Franco Sarica, direttore sanitario dell`Asp 5.
È evidente però che quella della Squillacioti è una poltrona che scotta. Soprattutto da quando la manager è indagata – assieme all`ex dirigente regionale del dipartimento Salute, Antonino Orlando – per truffa nell`ambito di un`inchiesta della Procura di Catanzaro. La Squillacioti, infatti, è un`ex dirigente della Regione Calabria che ha chiesto e ottenuto il prepensionamento con decorrenza a partire dall`1 ottobre 2012. Ma la norma regionale che regola l`esodo dei dipendenti (la 34 del 2010) vietava categoricamente la possibilità «di instaurare rapporti di lavoro o stipulare contratti per il conferimento di incarichi di consulenza, collaborazione, studio e ricerca, a qualunque titolo, con la Regione e con gli Enti, aziende e società regionali, per i cinque anni successivi alla risoluzione del rapporto di lavoro». Un vincolo che la dg dell`Asp, prossima ex, avrebbe violato. Adesso la vicenda pare in viaggio verso le battute finali. (0040)