La Santelli guiderà Forza Italia

LAMEZIA TERME In attesa di capire se in primavera, come Berlusconi spera, si voterà oltre che per le europee anche per le politiche, Forza Italia va completando il proprio organigramma. L`incarico di coordinatore del partito in Calabria è stato affidato a Jole Santelli. Ex sottosegretario al Lavoro del governo Letta, la Santelli è una forzista della prima ora. Quando ormai tutti davano per scontata una sua adesione al Nuovo centrodestra di Alfano, la deputata ha spiazzato tutti presentandosi al congresso nazionale della nuova Forza Italia. «È una nomina – è il commento a caldo della Santelli – per me inaspettata, che giunge anche in un momento per me particolarmente delicato (pochi giorni fa ha subìto un grave lutto familiare, ndr). Adesso mi metterò al lavoro, la mia volontà è quella di costruire un partito aperto alle tante potenzialità che pure sono presenti in questa regione».
A giocare a favore della deputata (alle ultime elezioni ha guidato in Calabria la lista alla Camera del Pdl) anche l`amicizia nata con Francesca Pascale, la giovane fidanzata del Cavaliere. «Ma ci frequentavamo – è la sua risposta – ben prima che nascesse il suo rapporto con il presidente».
La nomina della Santelli cancella le certezze della vigilia, che parlavano di un testa a testa tra il deputato Pino Galati e l`ex parlamentare Nino Foti. I due potrebbero comunque rientrare in partita dal momento che tra i primi adempimenti della Santelli ci sarà quello di nominare un comitato di presidenza regionale (sarà composto da tre vicecoordinatori). La terza casella potrebbe essere appannaggio di uno tra Giacomo Mancini, Wanda Ferro e Roberto Occhiuto.
Proprio a quest`ultimo e a suo fratello Mario, che è sindaco di Cosenza, la Santelli è legata da un vincolo politico molto forte. Quando nei giorni scorsi gli Occhiuto hanno annunciato il loro passaggio dall`Udc a Forza Italia, la Santelli ha confessato di aver «lavorato per oltre mese, per convincerli ad accettare» di sposare il nuovo progetto berlusconiano.
Ora bisognerà capire se Berlusconi vorrà attuare la “rivoluzione azzurra” subito o se lo farà solo più in là, quando avrà la certezza del voto. Prossimo appuntamento importante di partito, il 26 gennaio (forse a Roma), quando si celebreranno i vent`anni della “discesa in campo”. Berlusconi, riferiscono, immaginerebbe una triade per il vertice: un vicepresidente con delega per il partito e tutta l`area comunicativa, uno per gli affari internazionali e una figura femminile per i rapporti con il Parlamento. In pole per questi incarichi ci sarebbero Giovanni Toti, Antonio Tajani, Anna Maria Bernini e Mara Carfagna. In queste ore si è tornato a parlare anche della discesa in campo della primogenita Marina, ma la sua candidatura (dopo l`esclusione del padre dal Senato) sarebbe legata più che altro all`esigenza tecnico-giuridica di mantenere il nome Berlusconi nel simbolo elettorale.