«Meglio pregiudicato che poliziotto» La reazione del segretario del Coisp

«Non avremmo mai voluto replicare alla banale e inutile provocazione di un pregiudicato, a un’ovvietà priva di ogni dignità e che non merita alcun rispetto, una scempiaggine come se ne pronunciano tante da parte di chi ha evidentemente scelto da che parte stare, dalla parte dell’inciviltà e della prepotenza e dell’illegalità, e da cui quindi non ci si può aspettare certo un elogio degli “uomini di Stato”». È quando afferma Giuseppe Brugnano, segretario calabrese del Coisp – il Sindacato indipendente di polizia – nel leggere  l`intercettazione registrata dai carabinieri del Ros nel corso dell`indagine Tamburo, che ha portato alla cattura di 13 persone affiliate a importanti cosche calabresi operanti nel traffico di stupefacenti al Nord Italia. Uno degli indagati in un dialogo captato dai militari dell`Arma avrebbe esclamato: «È meglio un pregiudicato che un uomo di Stato». Una frase che Brugnano bolla come «idiozia capace però di guadagnare tanto spazio sui media». «Non c’è trattamento economico insufficiente, o difficoltà, o carenza di mezzi, o offesa, o provocazione sufficiente a incrinare, neppure impercettibilmente, la fede che muove un uomo di Stato, che fa quel che sente e non quello per cui viene pagato. Ai cittadini, soprattutto ai più giovani, – conclude il segretario regionale del Coisp, Giuseppe Brugnano – vogliamo dire con la nostra più profonda convinzione non c’è somma di denaro o posizione di potere al mondo che possa eguagliare il valore di sapere, di sentire che si sta facendo la cosa giusta, che si è capaci di giocare secondo le regole anche quando sono dure, che si è contribuito, anche nel proprio piccolo e con i propri mezzi, a fare qualcosa di buono per gli altri e quindi indirettamente anche a vantaggio di se stessi».