È partito il tiro al piccione Magorno
LAMEZIA TERME ll mistero della mail spedita a Luca Lotti agita il Pd calabrese. È quella che i segretari provinciali di Cosenza, Reggio Calabria e Vibo Valentia (rispettivamente Luigi Guglielmelli, S…

LAMEZIA TERME ll mistero della mail spedita a Luca Lotti agita il Pd calabrese. È quella che i segretari provinciali di Cosenza, Reggio Calabria e Vibo Valentia (rispettivamente Luigi Guglielmelli, Seby Romeo e Michele Mirabello) sostengono di aver spedito nelle scorse ore al responsabile nazionale dell’organizzazione del partito con la richiesta di un incontro finalizzato a trovare una candidatura a segretario regionale alternativa a quella di Ernesto Magorno, deputato renziano della prima ora.
Lotti, ieri sera a Roma, davanti ai parlamentari e ai consiglieri regionali vicini al sindaco di Firenze, ha smentito la circostanza, rassicurando tutti sulla decisione di Renzi di sostenere la corsa di Magorno a segretario. Caso chiuso? Nemmeno per sogno. In queste ore i tre segretari provinciali dell’area Cuperlo hanno diffuso ai protagonisti del vertice capitolino di martedì sera il testo della missiva inviata a Lotti, confermando l’intenzione di lavorare per una candidatura unitaria «tenuto conto dell’immenso lavoro di ricostruzione del partito che ci aspetta in Calabria e che ha bisogno dell’apporto culturale e politico di tutti i dirigenti del partito».
Alla fine, comunque, l’atteso faccia a faccia con il plenipotenziario di Renzi ci sarà. L’appuntamento è per giovedì a Roma come conferma lo stesso Lotti: «Vedrò, come è giusto che sia, i tre segretari di federazione che mi hanno chiesto un incontro. Tuttavia non so dire di cosa parleremo considerato che non ho ricevuto nulla se non una telefonata in cui mi veniva chiesta la disponibilità a riceverli».
La richiesta che domani verrà recapitata a Lotti dai vari Guglielmelli, Mirabello e Romeo sarà sempre la stessa: l’individuazione di un candidato alla segreteria che non risponda al nome di Magorno ma pur sempre proveniente dall’area che ha sostenuto alle primarie dell’8 dicembre l’attuale segretario. Il nome del deputato ed ex capogruppo del Pd alla Provincia di Cosenza, infatti, proprio non va giù soprattutto ai maggiori azionisti dell’area Cuperlo in Calabria che rispondono al nome di Nicola Adamo, Mario Oliverio, Enza Bruno Bossio e Bruno Censore. «Magorno è il miglior candidato – ribatte il franceschiniano Franco Laratta – che il Pd calabrese potesse mettere in campo. Dalla nostra area ci sarà il massimo impegno per favorire la sua elezione alla segreteria del partito».
La pratica del tiro al piccione (in questo caso Magorno), comunque, è già iniziata se è vero come è vero che questa sera i “diversamente renziani” (e qui vanno considerati fioroniani, lettiani, bindiani e fedelissimi del “rottamatore” poco inclini alla scelta di Magorno) torneranno a vedersi. Scontato l’oggetto del summit: la ricerca di un nome alternativo a quello lanciato ieri sera alla presenza di Lotti. Sono passate poco più di 12 ore dall’investitura romana del deputato di Diamante e già si lavora per buttare giù questa candidatura. Sembra di essere sulle roulette russe e invece parliamo soltanto del Pd calabrese… (0040)