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IN EDICOLA | La sanità tra emergenza e scorciatoie per gli amici

Tre anni di Piano di rientro non sono bastati per rimettere ordine in un sistema dominato da tagli e logiche clientelari. Succede negli hub: in teoria ospedali strategici, in pratica a rischio implos…

Pubblicato il: 24/01/2014 – 12:26
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IN EDICOLA | La sanità tra emergenza e scorciatoie per gli amici

Tre anni di Piano di rientro non sono bastati per rimettere ordine in un sistema dominato da tagli e logiche clientelari. Succede negli hub: in teoria ospedali strategici, in pratica a rischio implosione.
E le sforbiciate non hanno cancellato i vecchi vizi della sanità calabrese. C`è, tra le altre cose, una certa tendenza all`affettuosità nei confronti dei parenti. L`Annunziata, ad esempio, ha rinunciato a costituirsi in un ricorso presentato dalla compagna del responsabile dell`ufficio legale, che chiede il riconoscimento di mansioni superiori e trova davanti a sé una strada spianata. E sempre a Cosenza nascono reparti d`avanguardia all`insegna dell`affettuosità (per i sindacati alcuni non sarebbero proprio necessari, se non alle carriere di qualche “amico”), mentre le barelle scarseggiano. E che dire degli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria, dove lavorano mille sanitari in meno rispetto al fabbisogno? E del “Pugliese-Ciaccio” di Catanzaro, chedeve garantire un milione di prestazioni con un gap di 120 posti letto?
È la solita storia del settore pubblico in ambasce mentre per quello privato si continua a lavorare sotto traccia. Succede grazie a un decreto del commissario al Piano di rientro. Un atto che blocca la concessione di autorizzazioni per le cliniche private ma, tra le righe, costruisce una corsia preferenziale per chi ha presentato la domanda e avviato l`iter tra marzo e dicembre del 2013. Un intervallo temporale sfruttato anche dal Marrelli hospital, di proprietà di Luigi Marrelli, che è il marito della vicepresidente della giunta regionale Antonella Stasi. Certamente un caso: e d`altra parte il governatore Scopelliti – nel giorno dell`inaugurazione della struttura di Crotone – aveva sgombrato il campo: «Qui non c`è nessun favoritismo, nessuna commistione tra sanità e politica». Le nubi saranno spazzate via, anche grazie alla ritrovata sintonia nella struttura commissariale: via il recalcitrante Luigi D`Elia, arriva Andrea Urbani con un contratto che – come quello del suo predecessore – prevede un benefit di circa 15mila euro all`anno per la «continuativa presenza» in Calabria. Ma siamo proprio sicuri che un giorno a settimana basti per meritarselo? (0020)

Il servizio di copertina “Codice rosso”, con i pezzi di Pietro Bellantoni, Michele Giacomantonio, Gaetano Mazzuca, Pablo Petrasso e Antonio Ricchio, è sul numero 135 del Corriere della Calabria, in edicola fino al 30 gennaio.

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