EVASIONE DA FILM | La proposta di Gratteri all`attenzione del governo
«Prevedere la possibilità di far intervenire in videoconferenza i detenuti, specie quelli pericolosi». Anche il sottosegretario alla Giustizia Giuseppe Berretta rilancia la proposta avanzata dal proc…

«Prevedere la possibilità di far intervenire in videoconferenza i detenuti, specie quelli pericolosi». Anche il sottosegretario alla Giustizia Giuseppe Berretta rilancia la proposta avanzata dal procuratore aggiunto di Reggio, Nicola Gratteri, poco dopo la drammatica evasione di Domenico Cutrì.
«La commissione presieduta da Glauco Giostra in tema di ordinamento penitenziario e misure alternative alla detenzione – aggiunge il sottosegretario – ha affrontato il problema proponendo di estendere l`utilizzo del collegamento audiovisivo nell`intento di conseguire cospicue economie di tempo e di risorse, cercando di evitare restrizioni dei diritti dei detenuti». «La norma attuale – ricorda Berretta – prevede che per alcuni reati molto gravi sia prevista questa possibilità, sono convinto, e in questo condivido l`opinione del segretario del Pd Matteo Renzi, dell`esigenza di ampliare l`uso della videoconferenza». «In particolare penso che la possibilità dell`intervento in videoconferenza – sottolinea il sottosegretario – vada esteso anche per i detenuti per reati gravi che debbano rispondere anche per altri reati: come accaduto per il caso Cutrì».
«L`utilizzo delle nuove tecnologie, sia in campo penale sia in campo civile – conclude Berretta – è tra le priorità del governo che sta puntando concretamente sull`ammodernamento della giustizia». (0080)