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Emergenza discariche, Cisl: frutto del fallimento di un sistema di gestione dei rifiuti

CATANZARO «La chiusura, sebbene temporanea, della discarica di Pianopoli, mostra immediatamente i suoi effetti sull’intero territorio regionale, dato l’arresto di tutti i siti di stoccaggio e, pertan…

Pubblicato il: 10/02/2014 – 13:10
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Emergenza discariche, Cisl: frutto del fallimento di un sistema di gestione dei rifiuti

CATANZARO «La chiusura, sebbene temporanea, della discarica di Pianopoli, mostra immediatamente i suoi effetti sull’intero territorio regionale, dato l’arresto di tutti i siti di stoccaggio e, pertanto, dell’intero sistema di raccolta rifiuti». Ad affermarlo, in una nota congiunta, Paolo Tramonti, segretario generale della Cisl Calabria, e Annibale Fiorenza, segretario generale Fit-Cisl Calabria. «Basta quindi la chiusura di una discarica, per motivi di manutenzione straordinaria, com’è stato spiegato, per fare collassare il ciclo di gestione dei rifiuti con le conseguenze che ormai ben conosciamo e che sono evidentemente eredità di un sistema frutto del fallimento di anni di commissariamento e dei diversi piani regionali per i rifiuti messi in atto». «È necessario – proseguono Tramonti e Fiorenza – che si prenda atto di un fallimento di sistema e che si preveda l’immediata realizzazione di impianti secondo logiche di efficienza economica e produttiva con l’obiettivo di ridurre i costi ambientali e sociali che eventi come anche la temporanea e quasi ciclica chiusura di Pianopoli comportano. È necessario, ancora, superare ostruzionismo ad oltranza, superare la logica dei “no” a tutti i costi alla realizzazione di nuovi impianti e ripensare la loro distribuzione sul territorio. Occorre sottolineare come interi territori sono letteralmente privi di qualunque tipo di sito o impianto, con il risultato che il trasferimento dei rifiuti nella parte di Calabria dotata di impianti aggrava, in condizioni avverse, una situazione già di per sé molto critica. Inoltre, i fattori che concorrono a determinare il funzionamento dell’intero comparto sono molteplici e tra loro interrelati e hanno ricadute ben più ampie, dall’occupazione all’aumento della tassazione da parte dei comuni nei confronti dei cittadini fino alla “minaccia” di attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti per giungere alle conseguenze nefaste sulle attività turistiche, delle quali più volte siamo stati spettatori». «Tutti questi fattori – concludono Tramonti e Fiorenza – che individuano un’emergenza continua del settore dello smaltimento dei rifiuti, ci indicano che la Calabria ha bisogno di una soluzione forte e determinata, definitiva e lungimirante con interventi riorganizzativi per definire i quali, e soprattutto per quanto riguarda i necessari riassetti organizzativi del sistema e delle strutture operative e aziendali, la Cisl è disponibile a dare il proprio contributo in direzione del superamento delle attuali criticità, a salvaguardia dell’ambiente e della salute pubblica, per garantire efficienza dei servizi e stabilità occupazionale a una filiera produttiva che può e deve diventare una risorsa». (0090)

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