CAOS RIFIUTI | È emergenza in tutta la Calabria
CATANZARO Si fa di ora in ora più grave in Calabria, con disagi gravi in molti Comuni, la situazione di emergenza venutasi a creare in Calabria a causa della mancata raccolta e smaltimento dei rifiut…

CATANZARO Si fa di ora in ora più grave in Calabria, con disagi gravi in molti Comuni, la situazione di emergenza venutasi a creare in Calabria a causa della mancata raccolta e smaltimento dei rifiuti. In attesa della riapertura della discarica di Pianopoli, l`unica in funzione nella regione, chiusa per le conseguenze del maltempo delle ultime settimane, in tutta la regione la situazione è la stessa ormai da giorni: cumuli di sacchetti e altro materiale di scarto riempiono le aree dove sono dislocati i cassonetti e strade e piazze invase dall`immondizia anche nei pressi di asili e altri istituti scolastici, con problemi che potrebbero insorgere a breve anche a livello igienico-sanitario. Da Catanzaro a Reggio Calabria, da Crotone a Vibo e Cosenza, i mezzi per la raccolta sono ancora fermi con il loro carico e non si intravede una via d`uscita a breve per il conferimento, mentre di pari passo aumentano le difficoltà per la popolazione. Una situazione che non risparmia neppure i centri più piccoli.
ABRAMO: DEPOSITO TEMPORANEO AD ALLI
E intanto il sindaco di Catanzaro ha disposto con un`ordinanza il deposito temporaneo dei rifiuti provenienti dal territorio comunale nell`impianto tecnologico di Alli, alla periferia della città. La decisione è stata adottata per la «necessità di dover procedere all`adozione di provvedimenti a carattere eccezionale previsti dalla legislazione vigente al fine di attenuare lo stato di grave criticità igienico-sanitario ed ambientale di serio pregiudizio per l`incolumità dei cittadini».
ASSEMBLEA DEI SINDACI DEL CATANZARESE
Abramo, inoltre, ha convocato un`assemblea dei primi cittadini del Catanzarese. La riunione è prevista per martedì prossimo, 18 febbraio. Si tratta, in particolare, di «un`assemblea generale dei primi cittadini – si legge nel comunicato stampa – alla quale saranno invitati a partecipare il prefetto Cannizzaro, il presidente della giunta regionale Scopelliti, l`assessore regionale all`Ambiente Pugliano, tutti i consiglieri regionali di maggioranza e di minoranza, il commissario della Provincia Wanda Ferro». Nella riunione straordinaria che si terrà nell`aula consiliare di Palazzo De Nobili, è scritto nella nota, «si discuterà dell`attuazione, non più rinviabile, del piano regionale di raccolta e smaltimento dei rifiuti». «Interpretando la preoccupazione di tanti sindaci della provincia di Catanzaro, vale a dire del territorio che più di ogni altro ha pagato prezzi alti all`inadeguatezza del sistema di raccolta e smaltimento dei rifiuti in Calabria – ha detto Abramo – auspico che lunedì prossimo il consiglio regionale possa approvare la norma che consenta di utilizzare per il 2014 gli impianti privati già in possesso di autorizzazione. In un momento di gravissima emergenza, non crediamo si possa fare a meno di utilizzare tali impianti, sia pure per un tempo limitato. Non approvare la proposta dell`assessore Pugliano sarebbe un`autentica follia. Ci appelliamo al senso di responsabilità di tutti i gruppi politici consiliari di maggioranza e di minoranza perché evitino il collasso di un sistema già fragilissimo e squilibrato». «Ci auguriamo anche – ha proseguito Abramo – che le popolazioni di Scala Coeli e Celico, dove hanno sede i due impianti privati individuati dal Prefetto di Cosenza per fare fronte all`emergenza rifiuti, dimostrino lo stesso senso di solidarietà che da anni le popolazioni della provincia di Catanzaro stanno esprimendo a tutto il territorio calabrese, consentendo il conferimento negli impianti di Pianopoli e Alli. Esiste il concreto pericolo che in Calabria possa aprirsi un conflitto tra territori dagli esiti imprevedibili. È legittimo attendersi, di fronte ad un eventuale atteggiamento di chiusura, un`analoga reazione che porterebbe inevitabilmente ad un presidio della discarica di Pianopoli. La Calabria in questo momento non può permettersi una guerra tra province, per cui ci appelliamo al senso di responsabilità dei sindaci di Scala Coeli e Celico, sicuri che vorranno contribuire alla normalizzazione della situazione». (0040)