L`interdizione di Scarpelli è un problema per Scopelliti
COSENZA Chi ne sa molto di politica e sanità dice che uno dei più grossi problemi di Peppe Scopelliti sia, in questo momento, un articolo del decreto legislativo numero 502 del 1992. È quello che spi…

COSENZA Chi ne sa molto di politica e sanità dice che uno dei più grossi problemi di Peppe Scopelliti sia, in questo momento, un articolo del decreto legislativo numero 502 del 1992. È quello che spiega che, davanti a «gravi motivi» o quando «la gestione presenti una situazione di grave disavanzo», o ancora «in caso di violazioni di leggi o del principio di buon andamento e di imparzialità dell`amministrazione», la Regione dichiara la decadenza dei direttori generali delle Asp.
Cosa c`entra questo con Scopelliti? Semplicissimo. Qualche giorno fa, il Tribunale di Cosenza ha stabilito che Gianfranco Scarpelli non può più essere il dg dell`Azienda sanitaria provinciale. Di più: il bilancio dell`ente presenta una perdita di circa 40 milioni di euro, quando il manager aveva presentato una previsione in pareggio.
La naturale conseguenza dei due fatti, secondo una versione molto accreditata tra le stanze del dipartimento Salute dalla Regione, sarebbe la decadenza del manager. È un passaggio delicatissimo, perché coinvolge direttamente il governatore, che, come commissario ad acta per la sanità, ha una responsabilità diretta sulla questione.
Per essere ancora più chiari, la Regione – per dichiarare la decadenza – avrebbe l`obbligo di convocare la Conferenza dei sindaci, mentre il commissario può decidere autonomamente, specie nei «casi di particolare gravità e urgenza». E qui conviene introdurre i dolori politici di Scopelliti, che dovrebbe sottoscrivere l`allontanamento del manager voluto da uno dei suoi alleati più stretti, Tonino Gentile, al timone dell`Asp bruzia.
Il governatore non ha nessuna voglia di farlo, perché la scelta potrebbe incidere sugli equilibri interni del Nuovo centrodestra, ma ha un`altra spinta a cui badare. È quella di Forza Italia, che gli ha chiesto un cambio di passo sulla sanità. Il copyright è di Jole Santelli, coordinatrice dei berlusconiani calabresi, che chiedono spazio anche nei posti di sottogoverno. E uno dei più appetiti è proprio quello ricoperto, fino a prima dell`interdizione, dal medico cosentino in quota Gentile. Che, in caso di decadenza, non sarebbe l`unico a perdere la poltrona. Assieme a lui, sarebbero destituiti anche il direttore amministrativo, Aldo Senatore, e il direttore sanitario, Luigi Palumbo. (0020)
Un vero e proprio terremoto politico-sanitario. E una patata bollentissima per Scopelliti.