Le due telefonate tra Tonino Gentile e il dg Scarpelli
COSENZA «L’ambito nel quale orbitano le decisioni di qualsiasi genere e a qualsiasi livello che vede coinvolto l’ente pubblico e la sua gestione, è prioritariamente subordinato alle questioni politic…

COSENZA «L’ambito nel quale orbitano le decisioni di qualsiasi genere e a qualsiasi livello che vede coinvolto l’ente pubblico e la sua gestione, è prioritariamente subordinato alle questioni politiche». L’ente pubblico a cui fanno riferimento i militari della guardia di finanza è l’Asp di Cosenza, l’azienda-partito. Tutto ciò che accade dipende dalla sfera politica e gran parte delle pratiche finite nel mirino degli investigatori investe direttamente l’attività professionale di Nicola Gaetano. Gaetano ha rapporti «sia con il partito (all’epoca dei fatti Pdl) che con il suo leader Silvio Berlusconi». Il legale paolano riceve il mattinale con i contributi per l’attività politica riservato ai militanti esposti alle relazioni con la stampa. E poi, dato che è iscritto al sito forzasilvio.it, sulla sua mail arrivano i ringraziamenti del Cavaliere «per il sostegno e la vicinanza dimostratagli durante le vicende giudiziarie che vedono coinvolto il citato senatore». La sfera politica e quella professionale sono strettamente interconnesse. Gaetano non rinuncia certo alla prima. Fa parte della direzione regionale del Pdl ed è la stessa «segreteria del presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti» che «si preoccupa di contattarlo per avere conferma della sua partecipazione» a una riunione politica in programma nella sede della Sacal, a Lamezia, il 26 luglio 2013. Questi passaggi sono importanti, secondo i finanzieri, perché dimostrerebbero che «la fiducia che l’Asp di Cosenza ripone» in Nicola Gaetano «possa provenire appunto dai sopra menzionati ottimi rapporti politici».
I CONTATTI TRA TONINO GENTILE E SCARPELLI
La politica permea tutti i rapporti tra i corridoi dell’Asp di Cosenza. Lo racconta benissimo un colloquio – pubblicato qualche giorno fa dal sito del Corriere della Calabria – tra Pino Gentile e Gianfranco Scarpelli. L’assessore ai Lavori pubblici impartisce disposizioni al direttore generale dell’Azienda sanitaria utilizzando un linguaggio quasi criptato. Anche suo fratello Tonino, il senatore diventato per pochi giorni sottosegretario alle Infrastrutture, si sente con il manager della sanità. Due di questi contatti finiscono nell’informativa della guardia di finanza. Nel primo, Gentile chiede a Scarpelli di trovare un po’ di tempo per vedere una persona: «Senti, c’è un… un ingegnere di Catanzaro… Cavellario… che non so delle cose… ha bisogno di un appuntamento con te quando è che… lo vuole Aiello… quando posso dire?». Scarpelli si mostra subito disponibile: «Eh, pure… o domani mattina o mercoledì mattina». Questo argomento, scrivono ancora i militari, «è ripreso nella conversazione del 24 settembre 2013 (il giorno successivo), nella quale il senatore Antonio Gentile, chiamando il dottor Gianfranco Scarpelli», prima gli ricorda «nuovamente dell’ingegnere di Catanzaro, poi gli raccomanda di “… soprassedere fino a venerdì” relativamente agli argomenti trattati la sera precedente, evitando di menzionare l’argomento». Quando la politica parla al telefono con la sanità si discute sempre di «quella cosa» o «quelle due cose». Certi discorsi non appartengono alla sfera della chiarezza. (0090)