CATANZAROPOLI | Abramo: «Sulle mense scolastiche abbiamo risparmiato molto»
CATANZARO «La fornitura centralizzata da parte del Comune del servizio di refezione scolastica scadrà a giugno e dal settembre prossimo sarà a completa discrezione dei singoli istituti». Lo ha dichia…

CATANZARO «La fornitura centralizzata da parte del Comune del servizio di refezione scolastica scadrà a giugno e dal settembre prossimo sarà a completa discrezione dei singoli istituti».
Lo ha dichiarato il sindaco Sergio Abramo che ha aggiunto come «sin dall’inizio della mia legislatura, anche pubblicamente, ho affermato che il municipio avrebbe continuato ad appaltare il servizio di refezione scolastica soltanto fino al giugno del 2014, per poi lasciare la più ampia discrezionalità nelle scelte agli istituti comprensivi del capoluogo. L’appalto degli ultimi due anni, oltretutto, è stato affidato alla società che ha offerto il prezzo più basso sempre nel pieno rispetto, ovviamente, degli standard di qualità dei pasti che sono imposti e verificati dal settore competente dell’Asp. Il risparmio per le casse comunali è stato evidente oltre che necessario per rimanere nei parametri fissati dal Patto di stabilità: rispetto all’appalto precedente, in cui un pasto costava al Comune 4,73 euro, si è scesi ai 3,11 euro, con un taglio di circa un terzo della somma. È stata, questa, una delle tante operazioni di riduzione dei costi che Palazzo De Nobili ha dovuto varare per sopperire ai sempre più esigui finanziamenti statali e per rispettare i limiti del Patto di stabilità interno».
«Il clamore mediatico creato dall’inchiesta in corso – ha proseguito Abramo – sul quale sono sicuro che la magistratura farà piena luce e individuerà le colpe di chi ha sbagliato, non può comunque far passare in secondo piano tutto il lavoro che è stato fatto in questo momento per il bene della città: dal risanamento delle società partecipate e delle stesse casse del Comune allo sblocco di tanti cantieri e all’avvio di nuovi progetti, dal rilancio del Politeama ai finanziamenti incassati per infrastrutture come lo stadio, il Porto, l’acquedotto e la metropolitana di superficie. È giusto indignarsi – ha concluso il sindaco – per i comportamenti di alcuni, ma non si può fare di tutta l’erba un fascio e dimenticare il lavoro di chi finora si è rimboccato le maniche nell’esclusivo interesse dei catanzaresi».