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Chiappetta: «Nella logica del Pd non esistono avversari ma nemici»

«Ogni azione, iniziativa e progettualità politica dovrebbe avere sempre il senso e il significato della costruzione; anche quando si declinano posizioni fortemente in contrasto con quelle degli avver…

Pubblicato il: 22/03/2014 – 17:06
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Chiappetta: «Nella logica del Pd non esistono avversari ma nemici»

«Ogni azione, iniziativa e progettualità politica dovrebbe avere sempre il senso e il significato della costruzione; anche quando si declinano posizioni fortemente in contrasto con quelle degli avversari il criterio guida dovrebbe essere quello contribuire, di aiutare, di stimolare anche polemicamente percorsi positivi». Lo afferma, in una nota, il capogruppo del Nuovo centrodestra alla Regione, Gianpaolo Chiappetta. «In Calabria, e non è la prima volta che lo evidenziamo – prosegue – il Pd, prima con l`arrembante D`Attorre e ora con il movimentista Magorno, non perde occasione per ricordare a tutti che nella sua logica non esistono avversari ma nemici, che le notizie di reato (quando riguardano gli altri) equivalgono a sentenze, che le polemiche devono essere urlate perché così facendo anche se non c`è del vero potrebbero essere ascoltate, che il competitore politico non va vinto nelle urne ma seppellito attraverso ogni mezzo e artificio polemico. Ci troviamo in una condizione nella quale quello che dovrebbe essere il partito di un`opposizione democratica e intenta a costruire una possibile alternativa è invece risucchiato dalla logica dell`arrembaggio a tutti i costi; siamo certi che ingigantire le realtà, alterare le verità e dare vita a polemici quanto inconsistenti pestaggi mediatici non renderà al Pd il consenso che evidentemente spera di suscitare grazie a questi strumenti». «Quasi fosse un preciso ordine di scuderia – sostiene ancora Chiappetta – ogni giorno, a dispetto dei tanti guai che riguardano esponenti dei democratici, assistiamo a un diluvio di dichiarazioni, note, commenti e descrizioni che hanno ad oggetto il percorso del presidente Scopelliti. Il Pd al governo della Regione ci ha consegnato alcune tra le più ridicole pagine della nostra storia politica e amministrativa. Le polemiche e le opposizioni, quasi fisiche, che si sono consumate in quel partito hanno alimentato per anni l`immobilismo che ha generato guasti indicibili nell`amministrazione regionale; oggi molti dei protagonisti di quella stagione, che erano in prima fila o nelle immediate retrovie, pensano di poter assurgere al ruolo di moralizzatori della vita pubblica, di censori senza macchia, di interpreti di una novità politica e programmatica. E siccome iniziare è facile, fermarsi prima del ridicolo è un po` più difficile, alle polemiche rivolte all`indirizzo della maggioranza e della giunta regionale, tanto per non farsi mancare nulla, si aggiungono quelle rivolte a chiunque venga percepito come in qualche modo distante o semplicemente per nulla supino ai desiderata degli oppositori così come descritti». (0050)

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