Skip to main content

Ultimo aggiornamento alle 21:32
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 3 minuti
Cambia colore:
 

I calabresi meritano di essere ascoltati

La sentenza pronunciata dal Tribunale di Reggio, che condanna Scopelliti a sei anni ed all’interdizione dei pubblici uffici sembra abbia colto tutti di sorpresa. Io non mi iscrivo nel libro di quelli…

Pubblicato il: 02/04/2014 – 11:41
00:00
00:00
Ascolta la versione audio dell'articolo
I calabresi meritano di essere ascoltati

La sentenza pronunciata dal Tribunale di Reggio, che condanna Scopelliti a sei anni ed all’interdizione dei pubblici uffici sembra abbia colto tutti di sorpresa. Io non mi iscrivo nel libro di quelli che esultano per la condanna. Ho sempre considerato Scopelliti un politico che ha utilizzato in modo spregiudicato il consenso che, i reggini prima ed i calabresi dopo, gli hanno tributato. Alle elezioni del 2010 si è ritrovato una messa di voti per i fallimenti della giunta di centrosinistra, che aveva vinto le elezioni del 2005 con il motto “rivolteremo la regione come un calzino”. Mi auguro che il Pd ed il centrosinistra adesso non commettano gli stessi errori del 2005. Spesso imbarcare tutti fa vincere ma non fa governare. Allora ci inventammo l’assemblea dei grandi elettori. Cosa inventeremo ora? Finalmente i calabresi, dopo quarant’anni di regionalismo, avrebbero il diritto di avere una nuova classe dirigente che consenta loro di sentirsi pienamente cittadini italiani e cittadini europei. È davvero offensivo dell’intelligenza di un popolo, sentire gli stessi uomini che da anni governano o fanno gli oppositori parlare del futuro della Calabria dopo aver contribuito a tenerla ai margini della civiltà politica.
Ci troviamo di fronte al fallimento morale e politico di una intera classe dirigente che ha volutamente governato con i cosidetti “modelli” le città e la regione. Questo “sistema” ha costretto i giovani, che escono dalle nostre università, e che non hanno un amico o un parente potente nella politica calabrese, ad emigrare, stavolta non con la valigia di cartone ma con una specializzazione della quale si avvantaggiano altri Paesi o altre regioni d’Italia. Penso che bisogna fare e farsi alcune domande sul momento drammatico che si vive a Reggio e a Catanzaro, città nelle quali un sistema è imploso clamorosamente, purtroppo ad opera della Magistratura e non attraverso il voto. A Reggio, l’opposizione di Seby Romeo e Naccari Carlizzi all’allora sindaco Scopelliti e a Catanzaro all’attuale sindaco Sergio Abramo da parte di Capellupo e Passafaro in perfetta solitudine e senza il sostegno del gruppo regionale, e dell’attuale gruppo dirigente, hanno consentito di scoperchiare la pentola del malcostume e del malaffare.
Giustamente Magorno e tutto il Pd, compreso il gruppo regionale, chiedono che si vada già a giugno alle elezioni. Siamo sicuri che Scopelliti confermerà le dimissioni? Come si può votare a giugno se ancora non si sa quando ed in quali tempi il consiglio regionale approverà la nuova legge elettorale? C’è qualche accordo trasversale per portare la regione al voto in autunno? Perché i consiglieri di centrodestra ostacolano lo scioglimento? Siamo certi che tutti i consiglieri di centrosinistra sono veramente disposti alle dimissioni? Cosa aspetta Magorno a convocare l’assemblea e la direzione regionale per decidere la linea politica? Quando e come si faranno le primarie per scegliere nel Pd e nel centrosinistra il candidato a presidente? Non vorrei essere impertinente, a pensar male a volte ci si azzecca. Non è che il Pd Calabrese attende decisioni romane come già accaduto in Piemonte ed in Sardegna? Spero e mi auguro che lo strombazzare della riconquista dell’autonomia nel Pd calabrese, dopo quattro anni di commissariamento, non sia solo una brezza primaverile ma la definitiva scelta che, fermo restando la piena adesione del Pd calabrese alle politiche del Pd nazionale, sulle questioni attinenti la regione decidono e decideranno gli iscritti attraverso gli organismi regionali che Magorno farebbe bene a convocare con urgenza. I calabresi che vogliono “essere parlati” aspettano risposte.

*Dirigente Pd Catanzaro

Argomenti
Categorie collegate

x

x