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Cosenza, il centrodestra non ci sta: «Il trasversalismo abita altrove»

COSENZA «Più che la solita mistificazione di una parte della sinistra in consiglio comunale, l’ultima uscita appare come una farsa ridicola, dove periodicamente si favoleggia di ipotetiche crisi in s…

Pubblicato il: 02/04/2014 – 17:27
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Cosenza, il centrodestra non ci sta:  «Il trasversalismo abita altrove»

COSENZA «Più che la solita mistificazione di una parte della sinistra in consiglio comunale, l’ultima uscita appare come una farsa ridicola, dove periodicamente si favoleggia di ipotetiche crisi in seno alla maggioranza che non trovano fondamento nemmeno nella fantasia». Lo dichiarano i consiglieri comunali Pierluigi Caputo e Luca Gervasi replicando alla nota a firma dei gruppi consiliari di opposizione Sel, Pse e “Uniti per Paolini”.
«Leggendo i giornali ci è venuto il dubbio che il pesce di aprile fosse stato posticipato di un giorno – aggiungono i due esponenti dei gruppi “Mario Occhiuto Sindaco” e Forza Italia – viste le accuse di trasversalismo che vengono additate all’esecutivo. Lunedì scorso, in consiglio comunale, più di un rappresentante di una parte dell’opposizione deve essersi distratto al punto da astrarsi completamente dal filo del discorso pronunciato dal sindaco Occhiuto. A chi avanza polemiche spicciole per il gusto di farle, Mario Occhiuto ha precisato che, forse per la prima volta a memoria d’uomo, il Comune di Cosenza ha finalmente aperto le sue porte a tutti, a prescindere dalle appartenenze partitiche, ideologiche o familistiche. Ha rafforzato il concetto portando l’esempio di un architetto di estrema sinistra che recentemente si è sincerata con lui di questa situazione in quanto ha potuto svolgere una collaborazione di lavoro con l’Ente al di là delle sue idee politiche».
«Semmai, determinate pratiche che alla meritocrazia preferivano altro, – continuano Caputo e Gervasi – appartenevano al passato e, sotto il nostro governo, sono state cancellate. Quello stesso passato da cui abbiamo ereditato (ma questo gli esponenti di Sel e Pse si guardano bene dall’evidenziarlo) un Comune a cui è stato certificato un dissesto finanziario dalla Corte dei conti in relazione al conto consuntivo 2010 (quando noi naturalmente non c’eravamo) che equivale al fallimento dell’Ente, e per tale motivo siamo stati costretti a ricorrere al predissesto guidato con obblighi di riduzione del deficit in dieci anni. Il Comune di Cosenza purtroppo è stato un Comune in cui lavoravano pochissimi eletti contigui alla casta e con compensi milionari».
«Oggi, invece – proseguono i due esponenti del centrodestra –, il Municipio è aperto a tutti senza distinzione alcuna. Si tratta di dati obiettivi e oggettivi, non di opinioni. Trasversali sono quelli che hanno inseguito candidature in uno schieramento e poi si sono catapultati per convenienza in un altro. Trasversali sono quelli che condividono incarichi, quelli che fra le altre cose hanno terreni di proprietà in aree di espansione e che hanno favorito transazioni milionarie sbancando la sanità pubblica e quella privata a scapito degli ammalati e dei proprietari nonché dei dipendenti delle cliniche private. Trasversali, ancora, sono quelli che hanno candidato nelle loro liste indagati per mafia con rapporti con il Comune pur di intercettare voti di scambio. Tutte cose su cui appare incredibile che nessuno qui a Cosenza abbia approfondito. Nel caso dell’attuale esecutivo, si può dire che non manca un’ampia convergenza con settori della sinistra, e questo perché amministriamo con un unico scopo: fare sempre e comunque il bene dei cittadini. Se pure questo viene definito trasversalismo, che ben venga. Perché – concludono Caputo e Gervasi – di sicuro in questo caso non ha un’accezione negativa per finalità personali, bensì positiva per finalità partecipative». (0030)

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