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Magorno e quella vergognosa lettera sul Tgr Calabria

Ho aspettato a scrivere questa nota perchè speravo che qualche onorevole o dirigente di questo grande partito che è il Pd, dicesse qualcosa sulla clamorosa lettera che il 29 marzo il segretario regio…

Pubblicato il: 05/04/2014 – 14:32
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Magorno e quella vergognosa lettera sul Tgr Calabria

Ho aspettato a scrivere questa nota perchè speravo che qualche onorevole o dirigente di questo grande partito che è il Pd, dicesse qualcosa sulla clamorosa lettera che il 29 marzo il segretario regionale del Pd ha mandato, tessendo le lodi dell’informazione regionale data ai calabresi dalla Tgr Calabria, al presidente del Consiglio dei ministri, per il semplice e doveroso fatto che, dopo anni di disinformazione, il capo redattore ha coperto con puntualità la venuta di Renzi in Calabria. Sono offeso ed indignato dalle cose che si leggono nella lettera. Non è credibile la risposta che il segretario ha mandato al direttore Regolo, quando dice che «non si tratta pertanto di una lettera di raccomandazione o di benemerenza, ma di un semplice gesto che è nel mio modo di fare». Perchè allora scrivere una lettera con quei contenuti? Vista la familiarità che Magorno ha con Renzi poteva bastare una semplice telefonata al Premier per dirgli della bontà dell’organizzazione e della copertura televisiva dell’evento “storico” ? Forse la lettera perchè rimane e la telefonata per essere vera deve essere fatta in viva voce davanti all’interessata? Io penso invece che il “modo di fare” di un segretario regionale del primo partito che governa il Paese e che si candida a governare la regione, deve essere quello di garantire una stampa libera e democratica attivandosi perchè siano rispettate tutte le opinioni, comepurtroppo non ha fatto la Tgr in questi anni. A mia memoria, e son abbastanza vecchio da aver attraversato la prima la seconda, e come qualcuno dice la Terza Repubblica, non ricordo una simile lettera, che giovedì in prima pagina ha pubblicato l’Ora della Calabria, alla quale va il mio sincero ringraziamento per aver informato i calabresi, nel momento di più grave crisi che attraversa la testata con il rischio di chiusura, che mi auguro i calabresi si mobilitino, perchè non avvenga. Purtoppo la mia speranza è stata delusa nel non trovare nè sulla stampa cartacea nè sulla online una sola parola di biasimo nei confronti del “mio” segretario regionale, da parte di chi in questi anni ci ha messo la faccia su una battaglia di democrazia. Ricordo la, ultima delle tante, nota della settimana scorsa di un amico ex Deputato, le prese di posizione di tanti nostri deputati, senatori, consiglieri regionali e dirigenti di partito che denunciavano, purtroppo senza esito, il comportamento della Tgr, con dati alla mano dell’osservatorio di Pavia, nel quale si riscontrava l’abnorme differenza degli spazi televisivi concessi ai partiti. Lo si fa per non disturbare il manovratore in un momento in cui c’è da mettere mano alle prossime candidature Europee e, io mi auguro prestissimo, Regionali? In questi anni di scopellitismo imperante la Tgr Calabria si è fatta notare per la parzialità dell’informazione facendo da megafono al modello Reggio trasferito poi alla regione. Ricordo una mia lunga telefonata alla dottoressa Terremoto per contestarle il comportamento della sua redazione durante la campagna elettorale ai tempi di Traversa, candidato a sindaco di Catanzaro.
La lettera di Magorno cancella con un colpo di spugna anni di battaglie del “vecchio” Pd. Penso che farebbe bene Magorno a chiedere scusa ai calabresi, che in questi anni hanno dovuto subire un’informazione da parte della Tgr che ha mortificato la democrazia, prendendo l’impegno che mai nè il Governo nè il partito tenteranno di ingraziarsi la stampa che deve essere libera ed indipendente. Adesso aspetto che qualcuno chieda ad una commissione di garanzia la mia espulsione per “lesa maestà” , anche se mi auguro sarà applicato anche nei miei confronti quello che scrivera Voltaire.

*Dirigente Pd Catanzaro

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