Voto a giugno, Gentile: il Pd bluffa
CATANZARO «Gli interessi della Calabria vengono prima dei referendum personali e la politica non può essere quello che dice il Partito democratico e cioè se si è o meno favorevoli a Scopelliti». Lo a…

CATANZARO «Gli interessi della Calabria vengono prima dei referendum personali e la politica non può essere quello che dice il Partito democratico e cioè se si è o meno favorevoli a Scopelliti». Lo afferma in una nota il senatore e segretario regionale del Nuovo centrodestra, Antonio Gentile. «Non avremmo difficoltà ad andare al voto a giugno – aggiunge – ma questo significherebbe non approvare lo Statuto e rischiare l`illegittimità delle elezioni, vivere con un bilancio provvisorio, rinviare le opere pubbliche e le assunzioni in sanità e non adeguare la legislazione sull`infanzia alle norme giuridiche nazionali. Chiedo a Magorno se ce lo possiamo permettere come calabresi. Il Pd bluffa perchè non ha un candidato a presidente e, del resto, nell`ultima riunione del consiglio regionale, non ha nemmeno posto per un attimo la questione politica. Gridare ogni giorno alle dimissioni del Presidente significa rincorrere il Movimento 5 Stelle: se il Partito democratico ha scelto la strada dell`antipolitica non ha che da dirlo alla popolazione calabrese». Gentile riserva un`ultima considerazione a Loiero. «Capirei – conclude Gentile – se il presidente Loiero ponesse una questione importante e cioè la necessità di rivedere l`assetto della Regione come sistema di governabilità. Loiero, che pure dice cose condivisibili, si limita a confronti di esperienze gestionali e dimentica che il quinquennio della sua gestione ha prodotto lacerazioni e debiti». (0090)