Usura ed estorsione, quattro fermi della Dda a Cosenza
COSENZA Il racket continua a stringere il territorio in una morsa, ma una denuncia squarcia il velo di omertà. I carabinieri del comando provinciale di Cosenza hanno dato esecuzione a provvedimenti d…

COSENZA Il racket continua a stringere il territorio in una morsa, ma una denuncia squarcia il velo di omertà. I carabinieri del comando provinciale di Cosenza hanno dato esecuzione a provvedimenti di fermo disposti dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro nei confronti di 4 persone gravemente indiziate per i reati di concorso in usura, estorsione, detenzione e porto illegale di armi comuni da sparo e ricettazione con l’aggravante di aver posto in essere l’attività criminosa con modalità di tipo mafioso. Tra loro figura Roberto Porcaro, ritenuto dagli inquirenti collegato della cosca Lanzino.
I provvedimenti, emessi sulla scorta delle indagini coordinate dal procuratore Vincenzo Antonio Lombardo e dal sostituto procuratore Pierpaolo Bruni e condotte dalla compagnia carabinieri di Rende, riguardano attività avviate nel marzo di quest’anno a seguito della denuncia della vittima, un imprenditore della provincia di Cosenza.
I particolari dell’operazione saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa in programma domattina alle 11 nella Procura distrettuale di Catanzaro. (0070)