Trasferte dorate per i consiglieri regionali
REGGIO CALABRIA C`è chi è pronto a giurare che le nuove norme renderanno ancora meno trasparente la disciplina del settore. Il dato certo è che con le nuove regole i consiglieri regionali calabresi n…

REGGIO CALABRIA C`è chi è pronto a giurare che le nuove norme renderanno ancora meno trasparente la disciplina del settore. Il dato certo è che con le nuove regole i consiglieri regionali calabresi non dovranno più chiedere autorizzazioni preventive e rendicontare le missioni in Italia e all`estero collegate al loro mandato istituzionale. La chiave della svolta e? contenuta in una delibera dell’Ufficio di presidenza di Palazzo Campanella (la numero 66 del 2013), che riconosce «un contributo mensile forfettario ed omnicomprensivo lordo, come quantificato nel prospetto contabile allegato, per le missioni sul territorio nazionale ed all’estero e correlate all’esercizio del mandato con decorrenza primo agosto 2013». In buona sostanza, ogni consigliere regionale – da questa disciplina vanno esclusi il presidente della giunta regionale, gli assessori e i cinque componenti dell’Ufficio di presidenza del Consiglio – sta gia? ricevendo mensilmente in busta paga un contributo di oltre 1000 euro (che fa lievitare lo stipendio a un totale netto mensile di quasi 7500 euro) finalizzati proprio a coprire le spese per eventuali trasferte oltre il Pollino o lo Stretto. Il «contributo mensile e forfettario» viene intascato anche se i consiglieri (sono 37 quelli interessati dal provvedimento) non varcheranno i confini regionali per motivi istituzionali nell’arco di un mese. Certo, e? difficile che cio? avvenga ma teoricamente non e? del tutto impossibile.
Chiamati in causa, ai piani alti dell’Astronave assicurano che la nuova disciplina – che comunque e? in linea con i criteri di spending review a cui ogni amministrazione pubblica si deve allineare – assicurera? risparmi nel lungo periodo. Basti pensare che la cifra media di quanto speso per missioni dal consiglio regionale e dai gruppi «nel periodo 2010-2012 e? pari a 511.518,89 – cifra che si riferisce al singolo anno – e deve essere abbattuta di un ulteriore 10% a valere dal bilancio di previsione 2014». Facendo due rapidi calcoli, con il «contributo mensile forfettario» elargito ai 37 consiglieri che ne hanno diritto, il consiglio regionale arriva a una spesa annua che ammonta a poco meno di 450mila euro. A cui, pero?, vanno sommate le spese per l’attivita? istituzionale dei vertici della Regione.
Ma se lo sforzo e? apprezzabile, tuttavia e? difficile parlare di svolta davanti al venir meno dell’obbligo di autorizzazione e rendicontazione delle missioni: di fatto uno schiaffo alla trasparenza. Qualche novita?, in temi di tagli alla spesa, e? stata introdotta con la legge regionale 1/2013, che «riduce dell’80% le spese per il noleggio e l’esercizio di autovetture rispetto alle medesime spese dell’anno 2009». Alle auto blu hanno diritto i presidenti di giunta e consiglio regionale, i vicepresidenti, gli assessori e i componenti dell’Ufficio di presidenza.
Sono lontani, insomma, i tempi delle vacche grasse, in cui i rimborsi spese delle missioni istituzionali erano commisurati alla tabella dei costi di esercizio stilata dall’Automobile club d’Italia. Il particolare era di non poco conto: perche?, viaggiando a bordo di lussuosi bolidi, gli eletti potevano presentare all’ufficio provveditorato di Palazzo Campanella un bordero? molto piu? consistente della spesa. Senza contare poi la cosiddetta “indennita? di accesso” abolita di recente. Si basava su un dato presunto: quello secondo cui i consiglieri regionali dovevano garantire la loro presenza a Reggio Calabria almeno quindici volte al mese. Per fortuna, questa norma che tante critiche aveva attirato su di se? e? stata tagliata. E ci e? costata lunghi sermoni (tutti incentrati sulla “virtuosita?” di questa classe dirigente) dei massimi rappresentanti istituzionali. Insomma, ci hanno provato a fare una dieta record ma alla fine hanno dovuto in parte cedere. E? successo gia? nei mesi scorsi quando il consiglio regionale si e? reso conto che i soldi arrivati da Catanzaro erano troppo pochi. Tra gli stage da rinnovare e gli stipendi da pagare, sono spuntati convegni, qualche iniziativa di rappresentanza, una sfilata. Troppe le emergenze alle quali fare fronte. Ecco spiegato il motivo per cui l’Ufficio di presidenza di Palazzo Campanella ha deciso di destinare l’avanzo di amministrazione 2012 (pari a oltre 5,7 milioni) «per le esigenze consiliari». Chiariamo: quelli recuperati sono sempre soldi del Consiglio, “ripescati” perche?, a fronte di un fabbisogno dichiarato per l’anno 2013 pari a 62,5 milioni (in diminuzione rispetto ai 70 milioni del 2012), l’Astronave e? stata autorizzata a effettuare una spesa complessiva di 55,5 milioni.
Dando un’occhiata alle evoluzioni della spesa, non e? stato complicato intuire come da Palazzo Alemanni (il bilancio del Consiglio dipende dagli stanziamenti della giunta regionale) non sia arrivato il denaro preventivato. E? il 27 dicembre 2012, e il Palazzo si assegna 54 milioni di euro per le sue necessita?. A inizio estate arriva il primo assestamento: c’e? un milione e 500mila euro in piu?: si tratta di «spese per il funzionamento del consiglio regionale», approvate il 9 luglio dello scorso anno dal Consiglio. Gli oltre 5,7 milioni dell’avanzo sono stati utilizzati «al fine di rimpinguare le singole poste di bilancio che presentano particolari criticita? tali da non consentire l’adempimento degli impegni assunti secondo i programmi e gli indirizzi dell’Ufficio della presidenza». Perche? va bene tagliare, ma quando e? troppo il Palazzo proprio non ci riesce.
Il servizio è stato pubblicato sul numero 144 del Corriere della Calabria