«Da Bindi e Fava uso fazioso della Commissione antimafia»
CATANZARO «Sono costretta a ricredermi circa la generosa apertura di credito che cinque mesi fa avevo fatto all`Ufficio di presidenza della Commissione parlamentare antimafia decidendo di partecipare…

CATANZARO «Sono costretta a ricredermi circa la generosa apertura di credito che cinque mesi fa avevo fatto all`Ufficio di presidenza della Commissione parlamentare antimafia decidendo di partecipare comunque ai lavori in dissenso con quanto deciso dal mio gruppo parlamentare: è inaccettabile il fazioso uso politico-militante della Commissione da parte della presidente Bindi e in particolar modo del vicepresidente Claudio Fava». Lo sostiene, in una dichiarazione, la deputata del Nuovo centrodestra Rosanna Scopelliti, componente della Commissione antimafia.
«Gli atteggiamenti di Bindi e Fava, a mio avviso – aggiunge Scopelliti – qualificano un`evidente forzatura estremistica della Commissione Antimafia, usata come autoreferenziale strumento politico e come salotto buono dove fare propaganda, passerelle e spettacolari quanto inutili gite in elicottero a spese dei contribuenti. Così come trovo fuori luogo che il presidente di una così importante commissione parlamentare, non a una Festa dell`Unità ma in una sede istituzionale al termine di formali audizioni in materia di antimafia, attribuisca sarcasticamente la qualifica di “cultore della materia” a chi non è stato mai processato e condannato per reati mafiosi e che fino ad ieri era il governatore della Regione Calabria».
«Pertanto – conclude la deputata del Nuovo centrodestra – o l`ufficio di presidenza inizierà a rispettare, prima ancora che le persone e la pluralità delle forze politiche presenti in Commissione, un tema, quale quello della lotta alle mafie, che impone austerità, imparzialità e serietà di azioni e comportamenti, oppure se necessario sarò io stessa a fare un passo indietro, anche rassegnando le dimissioni da commissario». (0020)