Don Ciotti: «Spero di tornare a Petilia con Denise»
PETILIA POLICASTRO «Lea Garofalo è stata una donna coraggiosa. A lei dobbiamo gratitudine e rispetto per la scelta di riscatto che ha pagato con la sua stessa vita». Lo ha detto il ministro per gli A…

PETILIA POLICASTRO «Lea Garofalo è stata una donna coraggiosa. A lei dobbiamo gratitudine e rispetto per la scelta di riscatto che ha pagato con la sua stessa vita». Lo ha detto il ministro per gli Affari regionali, Maria Carmela Lanzetta, intervenendo all`inaugurazione del monumento realizzato in onore della testimone di giustizia a Petilia Policastro, suo paese natale. La cerimonia è stata organizzata nell`ambito della “Giornata del coraggio femminile” promossa dal sindaco di Petilia, Amedeo Nicolazzi. «Se vogliamo rendere giustizia alla sua battaglia, privata e pubblica – ha aggiunto il ministro Lanzetta – dobbiamo continuare a parlare di lei, a ricordare sempre, nelle scuole, nelle piazze, nei luoghi istituzionali, il suo gesto, la sua scelta di dire “no”, perché la criminalità organizzata si sconfigge solo con l`aiuto di una coscienza civile diffusa e solo se l`opinione pubblica viene a conoscenza dei fatti, dei loro protagonisti. Con la giornata di oggi la nostra terra restituisce qualcosa ad una persona, ad una donna cui deve molto. Lea è stata brutalmente uccisa perché aveva avuto il coraggio di parlare, di interrompere la catena di violenza e silenzi nella quale era cresciuta e dalla quale voleva liberare se stessa e sua figlia Denise. Si era ribellata scegliendo di affrontare un percorso difficile e troppo spesso in solitudine come quello del testimone di giustizia».
«Per ricordarla con il rispetto che merita – ha detto ancora il ministro – le istituzioni hanno il dovere di continuare a raccontare la sua storia. Dobbiamo farlo qui, in Lombardia dove è stata uccisa, e in tutto il Paese, perché il contributo che ha reso alla verità e alla giustizia con il sacrificio della sua vita non sia vano». All`inaugurazione del monumento a Lea Garofalo è intervenuto anche il sottosegretario al Lavoro, Franca Biondelli. «Non ho mai conosciuto Lea e Denise – ha detto – ma ho conosciuto la loro storia e sono sicura che la porterò sempre nel mio cuore. Anzi, il loro esempio, mi fa essere orgogliosa di essere donna. Perché sono le donne così che fanno grande l`Italia».
Il sindaco Nicolazzi ha affermato che la «”Giornata del coraggio femminile” sarà istituzionalizzata per ricordare Lea e i tanti che si sono ribellati alla criminalità, ma anche per dire che Petilia Policastro non è omertosa». «Calabria è il nome di un popolo, non di un clan»: lo ha detto il fondatore di Libera, don Luigi Ciotti, intervenendo a Petilia Policastro alla cerimonia per Lea. «Siate orgogliosi di essere calabresi» ha detto ancora don Ciotti, rivolgendosi alle persone che sono intervenute all`inaugurazione. «Il mio desiderio – ha aggiunto – è di tornare presto a Petilia Policastro assieme alla figlia di Lea, Denise. Che il suo paese la accolga senza che lei abbia timore di poterlo fare». (0050)