Lilli Gruber: «Scopelliti non è candidato»

La gaffe è firmata a quattro mani da Lilli Gruber e Andrea Scanzi. Succede tutto nella puntata di “Otto e mezzo” andata in onda ieri sera su La7. Il giornalista del Fatto Quotidiano elenca al ministro Beatrice Lorenzin, ospite in studio, gli esponenti che a suo dire creano imbarazzo al Nuovo centrodestra. E la Calabria è in prima fila. C’è Tonino Gentile, «ex sottosegretario – spiega Scanzi – scelto in maniera geniale da Renzi, quello che ha praticamente fatto chiudere l’Ora della Calabria, chiacchierato per eventi non proprio mirabili, è ancora lì dentro».
Ce n’è anche per Scopelliti. La Gruber anticipa tutti: «Non si candida più». E Scanzi di rimando: «Meno male che non si candida più. Però il ministro dell’Interno Alfano, che dice di voler combattere la ’ndrangheta e poi ha Scopelliti dentro, non è proprio coerente». La Lorenzin non batte ciglio e non corregge lo scivolone dei due giornalisti, con il risultato di amplificare l’equivoco sulla mancata candidature alle europee dell’ex governatore calabrese. Preferisce, piuttosto, la responsabile del dicastero della Salute, concentrarsi sugli attacchi ricevuti da Brunetta e da Forza Italia: «Politicamente Forza Italia è finita, ha esaurito la sua spinta propulsiva, oggi ci troviamo fra Renzi e il M5S e Renzi sta assorbendo l`area più democratica del Paese, mentre Grillo raccoglie nel suo movimento la ribellione. Serve un grande partito di centrodestra che sappia essere interprete di un grande bacino del paese, mentre Forza Italia abdica a questa che era la sua missione». Per Gentile e Scopelliti non c’è nemmeno una parola di sostegno. Evidentemente ai piani alti del Nuovo centrodestra hanno capito che certi argomenti è meglio farli cadere nel dimenticatoio.