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Consiglio al lavoro per "salvare" Peppe

REGGIO CALABRIA Prove tecniche per salvare il soldato Scopelliti. La telenovela sulle dimissioni si arricchisce di un nuovo colpo di scena: per l’Ufficio di presidenza del Consiglio, Peppe Scopelli…

Pubblicato il: 28/05/2014 – 22:00
Consiglio al lavoro per "salvare" Peppe

REGGIO CALABRIA Prove tecniche per salvare il soldato Scopelliti. La telenovela sulle dimissioni si arricchisce di un nuovo colpo di scena: per l’Ufficio di presidenza del Consiglio, Peppe Scopelliti, con l’atto delle dimissioni, avrebbe sì rinunciato alla presidenza della giunta, ma non alla carica di consigliere regionale. Per questa via, l’ormai ex governatore potrebbe continuare a ricevere l’indennità (decurtata di una metà) quale componente del parlamentino, fino allo scioglimento definitivo del Consiglio. Scopelliti, secondo i burocrati di Palazzo Campanella, sarebbe ancora un membro dell’assemblea regionale seppur sospeso per effetto della condanna a sei anni rimediata nel processo Fallara. Il testo del provvedimento stava per essere approvato quasi alla chetichella dall’Ufficio di presidenza, ma è stato bloccato dai dubbi avanzati dai rappresentanti del Pd. E così il presidente Talarico ha deciso di prendere tempo e di interpellare, ancora una volta, i consulenti giuridici del consiglio regionale, al fine di richiedere un nuovo parere sulla legittimità di una simile interpretazione. Sulla scorta di questo ragionamento, Scopelliti – che alle elezioni di domenica scorsa non è riuscito a conquistare un posto nel Parlamento europeo – avrebbe diritto a ricevere il compenso riservato ai consiglieri sospesi dall’incarico. Le obiezioni a questa tesi riguardano però le modalità attraverso cui viene scelto il presidente di Regione. Nel sistema attuale, che prevede l’elezione diretta, il presidente della giunta diventa consigliere proprio per via della sua candidatura a governatore e non viceversa, quando – come avveniva con il sistema precedente – il capo dell’esecutivo era individuato in seno all’assemblea. Scopelliti – secondo questa prospettiva – è stato cioè consigliere regionale proprio in virtù del suo essere stato governatore. Il venir meno di questo incarico a causa delle dimissioni determinerebbe la decadenza anche da membro del Consiglio. Ma l’Ufficio di presidenza non pare per niente convinto che le cose stiano davvero così. E, dopo aver tentato una sorta di salvataggio in extremis di Scopelliti, adesso ha passato una nuova palla ai tecnici. E la telenovela continua. (0030)

Pietro Bellantoni

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