"Buco” alla Field, Barile chiede di patteggiare
CATANZARO Appena iniziato il processo per il “buco” di 500mila euro nelle casse della Fondazione Field potrebbe già terminare. Infatti, l’ex presidente della società in house della Regione, Domenico…

CATANZARO Appena iniziato il processo per il “buco” di 500mila euro nelle casse della Fondazione Field potrebbe già terminare. Infatti, l’ex presidente della società in house della Regione, Domenico Barile, ha chiesto, attraverso il suo avvocato Giancarlo Pittelli, di poter patteggiare la pena. L’inchiesta era stata avviata dal pm Paolo Petrolo dopo la dettagliata denuncia del revisore dei conti che ha scoperto l’ammanco e denunciato alla Procura della Repubblica, informando anche la giunta regionale che a sua volta ha provveduto a sospendere Barile. L’ex presidente della Field si era poi impegnato a restituire il denaro presentando una fideiussione che però è risultata falsa. Il 14 ottobre dello scorso anno Barile era stato arrestato e posto ai domiciliari. L’ex presidente, nel corso dell’interrogatorio di garanzia, aveva ribadito l’intenzione di voler restituire il denaro. Durante le indagini i militari della guardia di finanza hanno compiuto una serie di accertamenti sui movimenti di denaro che hanno portato poi all’ammanco dalle casse della società. Dalle indagini, secondo l’accusa, sarebbero emerse, inoltre, delle responsabilità anche per il direttore amministrativo Marrello, che non avrebbe vigilato e non avrebbe segnalato la distrazione dei fondi dal conto corrente della Field. Barile e Marrello sono comparsi davanti al tribunale collegiale lo scorso 30 maggio per la prima udienza del processo in cui si sono costituite parte civile la Field e la Regione. Il procedimento, almeno per l’ex presidente della Fondazione, potrebbe però chiudersi anticipatamente se venisse accolta la richiesta di patteggiamento.
g.maz.