COSENZA A sinistra forse non si faranno, ma le Primarie stanno appassionando come non mai il centrodestra, che a questa pratica democratica non era punto abituato. E oggi Ennio Morrone lancia il suo campione nell’arena che andrà a selezionare il candidato governatore che, nelle speranze di Forza Italia, dovrebbe prendere il posto di Giuseppe Scopelliti: Giacomo Mancini. Il presidente dei consiglieri regionali di Fi sente il richiamo dei suoi trascorsi socialisti e propone il nipote dell’uomo con cui iniziò la sua carriera politica a Cosenza.
«Bene hanno fatto il presidente Silvio Berlusconi e l’onorevole Giovanni Toti a dichiarare che per la scelta dei candidati a governatore servano le primarie di coalizione – è scritto nella nota di Morrone – Un metodo indice di trasparenza, esercizio di democrazia e partecipazione, in grado di venire incontro alle aspettative e agli umori dei nostri elettori e dei calabresi tutti».
Così il presidente dei consiglieri regionali di Forza Italia.
«Fra l’altro, – prosegue Morrone – proprio in Calabria, dove la competizione elettorale si svolgerà presumibilmente nel prossimo mese di novembre, lo hanno già chiesto, dall’Ncd a Fratelli d’Italia, un po’ tutti gli alleati politici appartenenti allo schieramento di centrodestra, senza tralasciare la voce della nostra brava Wanda Ferro che, senza false ipocrisie, si è proposta quale competitor pronta a parteciparvi».
«Personalmente – continua Morrone – dopo un’ampia consultazione, che ha riguardato molti amministratori e dirigenti del partito sia a livello provinciale che regionale, nonché tantissimi simpatizzanti, ritengo che, per dare maggiore consistenza e legittimità alle stesse primarie, un nome giusto da affiancare a quello della presidente Wanda Ferro sia quello di Giacomo Mancini».
«Depositario quale assessore di deleghe importanti nella legislatura che volge al termine, Mancini potrebbe catalizzare sulla sua figura tutto l’entusiasmo che Forza Italia e la coalizione di centrodestra, al contrario di quanto si possa erroneamente pensare, riescono sicuramente a smuovere nell’elettorato moderato calabrese. Un entusiasmo e una presenza sui territori – conclude Ennio Morrone – che ci consentiranno di guardare con fiducia alla vittoria elettorale finale». (0020)
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