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Regione, Scopelliti deve restituire i soldi

REGGIO CALABRIA Peppe Scopelliti dovrà restituire i soldi alla Regione Calabria. Non tutti, ovviamente, ma solo quelli che ha percepito dopo la condanna a sei anni rimediata nel processo Fallara. L…

Pubblicato il: 05/06/2014 – 22:00
Regione, Scopelliti deve restituire i soldi

REGGIO CALABRIA Peppe Scopelliti dovrà restituire i soldi alla Regione Calabria. Non tutti, ovviamente, ma solo quelli che ha percepito dopo la condanna a sei anni rimediata nel processo Fallara. L’ex governatore ha infatti incamerato come se nulla fosse successo gli emolumenti relativi ai mesi di marzo e aprile. “Stipendi” non dovuti per intero proprio per via della sospensione scattata in seguito alla sentenza del 27 marzo, che avrebbe dovuto provocare la decurtazione del 50% degli indennizzi fino al momento delle dimissioni definitive dell’ex presidente della giunta, rassegnate il 29 aprile. E invece Scopelliti ha ricevuto quelle cifre senza alcun taglio. Adesso però la Regione rivuole indietro la differenza, circa 10mila euro. È stato il dirigente del settore Risorse umane del Consiglio, Pietro Calabrò, ad avanzare la richiesta e a spiegare che «non essendo pervenuta tempestiva comunicazione a questa amministrazione, sono stati erogati i ratei dei mesi di marzo e aprile 2014». L’importo complessivo non dovuto – si legge nel documento datato 14 maggio – «risulta di 9.501,43 euro (per il periodo relativo dal 27 marzo 2014 al 30 aprile 2014) al netto delle ritenute previdenziali e fiscali». Calabrò ricorda come le amministrazioni siano obbligate a «provvedere al recupero delle somme pagate e non dovute, in quanto l’interesse pubblico è meglio perseguibile riportando la situazione in atto allo stato di diritto». Il sollecito del Consiglio ha trovato subito disponibile l’ex governatore, che si è detto pronto a rifondare le cifre richieste. Nella replica stilata il 22 maggio, Scopelliti chiede però anche la verifica delle cifre contabilizzate e la corresponsione di un ulteriore 50% relativo alla indennità di funzione di presidente della giunta. Una richiesta che ha fatto sorgere parecchi dubbi tra gli addetti ai lavori, tant’è che Calabrò ha immediatamente chiesto un parere di legittimità al Collegio dei consulenti giuridici di Palazzo Campanella, perché «occorre accertare se le dimissioni del presidente (eletto a suffragio universale e diretto) comportano anche la decadenza da consigliere regionale». L’insolita questione posta agli esperti del Consiglio è certamente di natura politica – dato che si ipotizza un possibile mantenimento della carica di consigliere malgrado le dimissioni da governatore –, ma è anche economica: per Calabrò non è infatti chiaro se «all’onorevole Scopelliti vada riconosciuto solo il 50% dell’indennità di consigliere o gli debba essere corrisposto anche il 50% della indennità di funzione di presidente della giunta regionale come dallo stesso richiesto». Storie inedite di economia politica. (0040)

Pietro Bellantoni

p.bellantoni@corrierecal.it

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